Precedenza. (276)
Quando vado al
parco coi cani, passo davanti a un supermercato, con tanto di
parcheggio interno. Spesso sono costretto a frenare perchè le auto
che escono non danno la precedenza. Rischiano l'incidente. Se suono e
cerco di far capire che devono aspettare che io sia passato, si
stupiscono, inveiscono. Come se avessero tutto il diritto di passar
loro. Hanno torto marcio.
Spesso mi arrabbio.
Li mando al diavolo.
Oggi mi è ancora
capitato. Ho riflettuto. Che cosa mi fa imbestialire? Aver ragione e
non venir riconosciuto.
Sono vecchio,
possibile che non mi sia ancora abituato alle piccole scorrettezze
che succedono sulla strada? Possibile che me la prenda ancora tanto?
Devo controllarmi
di più. Proprio perchè sono vecchio. Non tanto perchè qualcuno
potrebbe picchiarmi. Non avrei paura (da incosciente).
Ci si deve
controllare perchè da vecchi, si ha esperienza. Si sono già
vissute molte volte certe maleducazioni sulla strada. Da vecchi si
può anche guardarle come cose normali.
Da vecchi i torti
subìti (questi torti subìti!) non rivestono molta importanza.
Da vecchi si
dovrebbe lasciar correre.
Da vecchi si
potrebbe essere più saggi.
(L'indice per
argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
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