Caldo. (270)
In questi giorni scorsi fa caldo. Tanto che abbiamo acceso il condizionatore.
Nel condominio
vicino al nostro stanno facendo dei lavori. Fra gli altri,
ridipingono i muri esterni. Cominciano presto al mattino, ma lavorano
tutto il giorno. Con questo caldo.
Al pomeriggio
continuano a lavorare. Per le pareti nord ed est hanno avuto ombra,
almeno per un po'. Ma le altre due pareti le hanno fatte in pieno
sole, quasi senza riparo. Gli operai sono giovani. Resistono. Ma è
indubbio che sia una gran sofferenza, lavorare sotto il sole estivo.
Quanto potrei
resistere io in questa condizione? Un'ora? Mezz'ora? Alla mia età
non potrei farcela.
Da vecchi il
sistema di regolazione del caldo e del freddo si inceppa. Si resiste meno.
Qualche anno fa,
pativo il gran caldo. Ma resistevo. Adesso non resisto più.
Per carità, non è
che svenga o muoia, ma tutta la mia energia serve per sopravvivere.
Col caldo non
riesco a fare nulla.
Resto in attesa che
passi.
E basta.
(L'indice per
argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
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