24 giugno 2013

Caldo. (270)
In questi giorni scorsi fa caldo. Tanto che abbiamo acceso il condizionatore.
Nel condominio vicino al nostro stanno facendo dei lavori. Fra gli altri, ridipingono i muri esterni. Cominciano presto al mattino, ma lavorano tutto il giorno. Con questo caldo.
Al pomeriggio continuano a lavorare. Per le pareti nord ed est hanno avuto ombra, almeno per un po'. Ma le altre due pareti le hanno fatte in pieno sole, quasi senza riparo. Gli operai sono giovani. Resistono. Ma è indubbio che sia una gran sofferenza, lavorare sotto il sole estivo.
Quanto potrei resistere io in questa condizione? Un'ora? Mezz'ora? Alla mia età non potrei farcela.
Da vecchi il sistema di regolazione del caldo e del freddo si inceppa. Si resiste meno.
Qualche anno fa, pativo il gran caldo. Ma resistevo. Adesso non resisto più.
Per carità, non è che svenga o muoia, ma tutta la mia energia serve per sopravvivere.
Col caldo non riesco a fare nulla.
Resto in attesa che passi.
E basta.

(L'indice per argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com ).

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