16 giugno 2013

Svaghi. (262)
Al venerdì vado al cinema. Abitudine fissa. L'abitudine aiuta a fare. Anche quando non se ne ha voglia. L'altro ieri non ci sono andato. Anzi non ci siamo andati. Mia moglie non ne aveva voglia, per un leggero malessere. Anch'io ho rinunciato. Stavo bene, ma non ero abbastanza motivato per andarci da solo.
Gli svaghi diventano problematici, da vecchi.
Uscire la sera? E' uno sforzo. Lo faccio solo se mi interessa veramente.
Il vantaggio è che si diventa selettivi. Si cercano solo gli svaghi significativi.
Cinema, teatro, musica, letture: solo quelli molto interessanti.
Altrimenti lascio perdere.
In vecchiaia non c'è solo la stanchezza fisica. C'è anche quella psichica.
Passano i desideri. Non hai più motivazioni. Anche quelli di divertirsi, viaggiare.
Peggio ancora, passa il desiderio di relazioni, di incontrar gente, di fare nuove amicizie.
Da vecchi gli svaghi perdono il loro fascino. 

(L'indice per argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com ).

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