Svaghi. (262)
Al venerdì vado al
cinema. Abitudine fissa. L'abitudine aiuta a fare. Anche quando non
se ne ha voglia. L'altro ieri non ci sono andato. Anzi non ci siamo
andati. Mia moglie non ne aveva voglia, per un leggero malessere.
Anch'io ho rinunciato. Stavo bene, ma non ero abbastanza motivato per
andarci da solo.
Gli svaghi
diventano problematici, da vecchi.
Uscire la sera? E'
uno sforzo. Lo faccio solo se mi interessa veramente.
Il vantaggio è che
si diventa selettivi. Si cercano solo gli svaghi significativi.
Cinema, teatro,
musica, letture: solo quelli molto interessanti.
Altrimenti lascio
perdere.
In vecchiaia non
c'è solo la stanchezza fisica. C'è anche quella psichica.
Passano i desideri.
Non hai più motivazioni. Anche quelli di divertirsi, viaggiare.
Peggio ancora,
passa il desiderio di relazioni, di incontrar gente, di fare nuove
amicizie.
Da vecchi gli
svaghi perdono il loro fascino.
(L'indice per argomenti delle prime 218 pagine di
questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
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