Superare i limiti.
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Nel mio giro
pomeridiano coi cani, ho visto un anziano. Camminava a stento.
Portava una bicicletta. Come appoggio. Chiamava: ”Titti!”
Evidentemente il suo gatto.
A un tratto è
salito in bicicletta e lentamente si è messo in moto. L'ho seguito
con lo sguardo. Temevo che cadesse.
Che cosa spinge un
individuo in difficoltà a salire in bicicletta? Quello della
bicicletta è un equilibrio instabile.
Lo stesso ho visto
fare con un motorino.
Si vogliono
superare i propri limiti. Andare in bici (o in moto!) consente di
muoversi. Quando ormai le gambe non reggono più.
E' un rischio
elevato. Quelle stesse gambe dovranno essere appoggiate a terra
quando si smonterà dalla bici, oppure dovranno frenare (moto). E se non
lo faranno?
E' frequente vedere
questi vecchi. E' un prodotto della vecchiaia? O un atteggiamento che
attraversa tutte le età? Quando un giovane si compra una moto
veloce, chiaramente non accetta i propri limiti. Quel giovane in vecchiaia guiderà la bici, la moto o l'auto
anche se non è più in grado di camminare.
Comportasse
soltanto un rischio per se stessi, passi. Ma tutti questi anziani
circolano sulle strade.
Possono fare molto
danno.
Un conto è
sforzarsi di fare quello che ci procura fatica (il camminare, magari
con un bastone). Un altro è fare quello che non si può più fare,
se non con pericolo di altri.
Senso di
responsabilità.
(L'indice per
argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
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