01 giugno 2013

Lavorare. (247)
Ho quasi sessanta sette anni. Sono in pensione. Però lavoro ancora. Poco, ma lavoro. La pensione è piccola. Devo lavorare per arrotondare.
Qualche hanno fa, quando dopo la pensione ho ripreso a lavorare, mi sembrava facile trovar lavoro. Infatti lo trovai subito. Sia pure per poche ore settimanali. Oggi c'è la crisi. Non riesco a lavorare di più. Quest'anno ho guadagnato meno del precedente.
Per quanto tempo ancora potrò lavorare? Quanti anni mi restano di efficienza, memoria, abilità?
Certamente pochi. Cinque, sette al massimo. Un po' per il calo di energie, un pò per l'aspetto esteriore da vecchio.
L'aspetto da vecchio non fa buona impressione su chi ti deve dare lavoro.
Non è cinismo. Uno troppo vecchio (o troppo giovane) non dà affidamento. Rivela fragilità, che mal si conciliano con una vita lavorativa.
La mia vita lavorativa sta per finire.

(L'indice per argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com ).

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