Gradualità. (254)
Tipico della
vecchiaia, il cambiamento lento. Quasi impercettibile. Non ti accorgi
che sei cambiato.
In questo diario ho
già detto che mi appoggio con una mano, quando mi alzo dalla tazza
del gabinetto.
Ricordo quando ho
cominciato a farlo. Era dovuto a un dolore al ginocchio, che mi
impediva di usarlo in pienezza. Cessato il dolore, per abitudine, ho
continuato a farlo.
Ora non ne posso
più fare a meno.
Il peggioramento
delle condizioni fisiche è lento, graduale. Le risposte del corpo
sono quasi automatiche. Non te ne rendi conto. Solo nel confronto
attento con comportamenti di uno o due anni prima, te ne accorgi. Ma
ormai il nuovo comportamento è diventato parte della tua vita
quotidiana. È diventato un'abitudine. Come se ti fossi sempre
comportato così.
Non lo vivi
come una limitazione.
E' un'illusione.
Ma non ne soffri.
(L'indice per
argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
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