Che lavoro faceva?
(266)
Bel segnale di
vecchiaia. Ieri, al bar, la giovane proprietaria, parlando del più e
del meno, si interessa alla mia vita. Gentile. Vuol saperne di più
di me. E mi chiede del mio lavoro. Nicchio un pò. Non mi piace
scoprirmi. Ma interviene mia moglie e glielo dice. La barista insiste
e mi chiede:”Che incarico svolgeva?”
Sono stato colpito
dal tempo del verbo. Non mi ha chiesto:”Che incarico svolge?”
Tempo presente. Bensì: “Che incarico svolgeva?” Tempo
passato.
Lei mi vede vecchio
per quel che sono. Non importa se lavoro ancora. Il mio aspetto è
quello del pensionato. Del vecchio.
Grazie giovane
barista. Mi hai dato il segno della mia condizione. Non importa se
contrasta col mio vissuto interiore. Sono vecchio nella realtà. Non
importa se ne ho sofferto. Quello sono.
Pericoloso farsi
illusioni.
(L'indice per
argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
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