Timori. (253)
Ieri sera mi ha
preso una sottile angoscia. Mettendomi a letto, mi sono girato su un
fianco. Manovra un po' faticosa. Né difficile, né dolorosa. Ma ho
sentito tutta la pesantezza del corpo.
Ho pensato a
quando, in età avanzata, questo banale movimento diventerà
difficile.
Mi sono ricordato
mia madre, quando l'accompagnavo a letto la sera. Faceva difficoltà
a sistemarsi nel letto, una volta sdraiata. E si sistemava il più
possibile vicino al bordo. In questo modo non doveva sforzarsi per
mettersi in posizione più centrale. E se di notte doveva alzarsi,
non faceva sforzi per scendere.
Bisogna che mi
attrezzi per quando arriverò anch'io a tale grado di difficoltà.
Inutile pensare che
non ci arriverò, che morirò prima, eccetera.
Ci arriverò, ci
arriverò.
E ne ho paura.
(L'indice per
argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni
private: holgar.pd@gmail.com
).
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