07 giugno 2013

Timori. (253)
Ieri sera mi ha preso una sottile angoscia. Mettendomi a letto, mi sono girato su un fianco. Manovra un po' faticosa. Né difficile, né dolorosa. Ma ho sentito tutta la pesantezza del corpo.
Ho pensato a quando, in età avanzata, questo banale movimento diventerà difficile.
Mi sono ricordato mia madre, quando l'accompagnavo a letto la sera. Faceva difficoltà a sistemarsi nel letto, una volta sdraiata. E si sistemava il più possibile vicino al bordo. In questo modo non doveva sforzarsi per mettersi in posizione più centrale. E se di notte doveva alzarsi, non faceva sforzi per scendere.
Bisogna che mi attrezzi per quando arriverò anch'io a tale grado di difficoltà.
Inutile pensare che non ci arriverò, che morirò prima, eccetera.
Ci arriverò, ci arriverò.
E ne ho paura.


(L'indice per argomenti delle prime 218 pagine di questo diario si trova al n. 202)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com ).

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