L’orto. (362)
Tutti i vecchi in gioventù hanno avuto delle passioni. Alcune di queste, in vecchiaia, ritornano.
Ci sono vecchi che amano il bricolage, altri le bocce, altri ancora le carte.
Io ho avuto la passione per l’orto. Ricordo con nostalgia gli anni (dieci) in cui possedevo un orto. Un grande orto. Ricordo la fatica, ma molto di più la soddisfazione.
Poi ho dovuto vendere la terra, e ho lasciato perdere.
In un’altra pagina (n. 341) dicevo che il vecchio deve continuare a ossigenare il suo sangue con sforzi fisici, anche se ha molti anni. Ho deciso di farlo in vari modi. Ma mi manca la continuità. Posso usare la bicicletta invece dell’auto, posso camminare di più, posso respirare più frequentemente come esercizio quotidiano. Ho sperimentato che è troppo poco. Ma ho sperimentato che, quando lo faccio, sto meglio.
Allora riprendere l’orto è la soluzione migliore (per me, almeno). Sono avvantaggiato: nella mia città il Comune attrezza degli appezzamenti da dare agli anziani per farci piccoli orti.
Orti sociali, li chiamano. Ho la fortuna che ce ne sono due vicino a casa. Nei due parchi che frequento coi miei cani. Sono piccoli appezzamenti suddivisi in aiuole di cinquanta metri quadri. Pochi, ma meglio di niente. Già tutti occupati, mi dicono. Bisogna prenotare un'aiuola.
Domani vado a mettermi in lista d’attesa.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Tutti i vecchi in gioventù hanno avuto delle passioni. Alcune di queste, in vecchiaia, ritornano.
Ci sono vecchi che amano il bricolage, altri le bocce, altri ancora le carte.
Io ho avuto la passione per l’orto. Ricordo con nostalgia gli anni (dieci) in cui possedevo un orto. Un grande orto. Ricordo la fatica, ma molto di più la soddisfazione.
Poi ho dovuto vendere la terra, e ho lasciato perdere.
In un’altra pagina (n. 341) dicevo che il vecchio deve continuare a ossigenare il suo sangue con sforzi fisici, anche se ha molti anni. Ho deciso di farlo in vari modi. Ma mi manca la continuità. Posso usare la bicicletta invece dell’auto, posso camminare di più, posso respirare più frequentemente come esercizio quotidiano. Ho sperimentato che è troppo poco. Ma ho sperimentato che, quando lo faccio, sto meglio.
Allora riprendere l’orto è la soluzione migliore (per me, almeno). Sono avvantaggiato: nella mia città il Comune attrezza degli appezzamenti da dare agli anziani per farci piccoli orti.
Orti sociali, li chiamano. Ho la fortuna che ce ne sono due vicino a casa. Nei due parchi che frequento coi miei cani. Sono piccoli appezzamenti suddivisi in aiuole di cinquanta metri quadri. Pochi, ma meglio di niente. Già tutti occupati, mi dicono. Bisogna prenotare un'aiuola.
Domani vado a mettermi in lista d’attesa.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )