21 settembre 2013

Il prelievo del sangue (354)

Il prelievo di sangue. (354) 
Ieri sono andato a farmi fare un prelievo di sangue. Per vedere come va il PSA. Cioè come va la prostata. In quel centro prelievi non c’ero mai stato. Non conoscevo le procedure, i luoghi, le modalità per mettersi in lista. Una leggera apprensione. Poi, mi ci sono adattato bene.
C’era anche una coppia di anziani. Sugli ottanta. Età più difficile della mia. Facevano un po’ di confusione. Non conoscevano o non rispettavano tutte le piccole regole che ci sono nei luoghi sociali. L’impiegata dell’accettazione, pur gentile, sottolineava bonariamente ciò che si doveva fare. Ripetendolo a voce alta. E sorridendo, ma senza scherno, sui loro limiti evidenti di comprensione.
I due coniugi non si mostravano intimiditi. Vivevano la loro difficoltà con una certa naturalezza.
Bravi. O inconsapevoli.
Ho confrontato la mia situazione con la loro. Anch’io qualche difficoltà l’avevo. Qualche regola l’ho infranta. Ma mi ci sono adeguato rapidamente.
Mi sono figurato come sarebbe con dieci o quindici anni in più. 

Una sordità aumentata, un senso di orientamento diminuito, difficoltà a comprendere il senso stesso di quello che mi si dice. Difficoltà di organizzazione.
Ho sorriso con l’impiegata della situazione. Ma non c’era da sorridere.
C’era da comprendere.
Tanto, ci arriviamo tutti.

(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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