Insegnamenti.
(335)
Il
mio vecchio cane si sforza. Di fare cose che ha sempre fatto, ma che
ora, da vecchio, gli riescono più difficili.
Quando
saliamo in automobile, i cani salgono nel sedile posteriore. Sono
tre, piccoli, e ci stanno. In realtà c'è uno spazio
ulteriore, a ridosso del lunotto. Viene occupato a turno
dai due maschi. Il cane più vecchio non ha più lo slancio per
portarsi dal sedile al lunotto. Ma tenta sempre, si
sforza. Si aggrappa colle zampe anteriori. Alla fine riesce a issarsi
su quella posizione disagevole.
Lo
ammiro per questo. Seppur vecchio, si dà da fare, per fare quello
che ha sempre fatto, anche se gli costa fatica. Concentra le sue
forze su un'azione importante (per lui): la conquista di una
posizione di rilievo.
Prima
o poi non ce la farà più. Si arrenderà. Ma per il momento ci prova
ancora. E ci riesce.
E'
un insegnamento per noi anziani umani. Non arrendersi. Non celarsi
dietro la vecchiaia. Continuare a fare quello che si è sempre fatto.
Fin che ce la si fa.
Con più sforzo, ora.
Continuare
a vivere normalmente.
(L’indice per argomenti delle prime
300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
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