11 settembre 2013

Brontolare (345)

Brontolare. (345)
E’ un errore dei vecchi. Noi vecchi amiamo dire parole lamentose o crucciate quasi senza interlocutore. Quasi a noi stessi.  Su molte questioni che non ci vanno a genio.
Da giovani imprecavamo. Da vecchi brontoliamo. A lungo con insistenza.
E’ una forma di malcontento verso la vita. O verso aspetti della società che non ci piacciono.
I nostri giudizi si trasformano in brontolii. E’ un peccato. Priviamo le altre generazioni di giudizi basati su lunga esperienza.
Il brontolare toglie validità alle nostre parole. Gli altri non ci badano più.
Dobbiamo essere più secchi, nei nostri giudizi. Dobbiamo motivarli di più. E’ più comodo ripetere sempre le stesse parole, come un mantra. Ma non è efficace.
Se non riusciamo a essere più efficaci, meglio astenersi dal giudicare.
Curiosamente anche il mio cane, in vecchiaia, abbaia di più. Meno furiosamente di un tempo, ma più a lungo. A volte sembra abbaiare a … nessuno. Così come ringhia se lo si disturba nella sua cuccia. O borbotta quando sul sedile posteriore dell’auto salgono gli altri due cani. A rubargli spazio.
E’ diventato vecchio.
Brontola anche lui.
 
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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