Ricordi. (353)
Stamane ho visto passare per strada una vecchia auto, degli anni in cui ero tredicenne.
Una Fiat 1100 nera, a coda corta degli anni ‘50. E’ stato emozionante. Come se quell’auto riportasse nel presente gli anni della mia adolescenza. Ho rivisto la prima casa della mia famiglia, ho avuto l’immagine nitida della strada, sulla quale era la casa, e di un’automobile simile, di colore azzurrino, del padre di un‘amichetta.
Ricordi. Di più. Perché ho rivissuto lo stato d’animo di quel tempo. Estate, scuola finita, in attesa di andare al mare. Spensieratezza. Gioia di vivere.
I ricordi sono fonte di gioia, per noi anziani. Certo, quelli belli. Ma abbiamo molti anni sulle spalle e dunque, per quanto pochi, i ricordi belli sono tanti.
Gli anziani ricordano volentieri. E si raccontano fra loro fatti, eventi, situazioni del passato. Se li raccontano per rivivere quelle gioie. Non importa se chi ci sta davanti ci ascolta poco. Noi raccontiamo e siamo felici.
Perché in realtà rievochiamo solo per noi stessi.
Nostalgia, si chiama.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Stamane ho visto passare per strada una vecchia auto, degli anni in cui ero tredicenne.
Una Fiat 1100 nera, a coda corta degli anni ‘50. E’ stato emozionante. Come se quell’auto riportasse nel presente gli anni della mia adolescenza. Ho rivisto la prima casa della mia famiglia, ho avuto l’immagine nitida della strada, sulla quale era la casa, e di un’automobile simile, di colore azzurrino, del padre di un‘amichetta.
Ricordi. Di più. Perché ho rivissuto lo stato d’animo di quel tempo. Estate, scuola finita, in attesa di andare al mare. Spensieratezza. Gioia di vivere.
I ricordi sono fonte di gioia, per noi anziani. Certo, quelli belli. Ma abbiamo molti anni sulle spalle e dunque, per quanto pochi, i ricordi belli sono tanti.
Gli anziani ricordano volentieri. E si raccontano fra loro fatti, eventi, situazioni del passato. Se li raccontano per rivivere quelle gioie. Non importa se chi ci sta davanti ci ascolta poco. Noi raccontiamo e siamo felici.
Perché in realtà rievochiamo solo per noi stessi.
Nostalgia, si chiama.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Nessun commento:
Posta un commento