Finisce l’estate. (351)
Sta finendo l’estate. Giorno dopo giorno, la temperatura massima cala di un po’. Un grado, mezzo grado. Alla sera ho cominciato, prima, a mettermi una camicia a maniche lunghe. Poi, un gilè. Ora esco con un giubbetto leggero a maniche lunghe.
Il tutto avviene lentamente. Passi dall'estate all'autunno quasi senza accorgertene. Ti assapori i cambiamenti. Ricordi e confronti. Due settimane fa andavo ancora con magliette a manica corta, senza canottiera. Adesso ho freddo, se esco così.
La lentezza dei cambiamenti naturali richiama la lentezza della vecchiaia.
La vecchiaia procede molto più lentamente. Anno dopo anno, e non giorno dopo giorno. Ti puoi godere lunghi periodi di situazioni intermedie. Non sei più un individuo di mezza età, ma non ancora vecchio dell’ultima fase.
La lentezza del suo procedere ti permette di guardarti attorno. Osservare le altre età, con coscienza e interesse. Osservare per esempio i cambiamenti di tuo nipote. Questi sì, tumultuosi e rapidissimi.
Ma soprattutto ti puoi soffermare sui tuoi cambiamenti. Puoi osservarli con distacco. Puoi cercarne il significato (che c’è sempre).
E’ un’età da assaporare in pienezza.
Senza traumi.
Tanto, tutto avviene molto, molto lentamente.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Sta finendo l’estate. Giorno dopo giorno, la temperatura massima cala di un po’. Un grado, mezzo grado. Alla sera ho cominciato, prima, a mettermi una camicia a maniche lunghe. Poi, un gilè. Ora esco con un giubbetto leggero a maniche lunghe.
Il tutto avviene lentamente. Passi dall'estate all'autunno quasi senza accorgertene. Ti assapori i cambiamenti. Ricordi e confronti. Due settimane fa andavo ancora con magliette a manica corta, senza canottiera. Adesso ho freddo, se esco così.
La lentezza dei cambiamenti naturali richiama la lentezza della vecchiaia.
La vecchiaia procede molto più lentamente. Anno dopo anno, e non giorno dopo giorno. Ti puoi godere lunghi periodi di situazioni intermedie. Non sei più un individuo di mezza età, ma non ancora vecchio dell’ultima fase.
La lentezza del suo procedere ti permette di guardarti attorno. Osservare le altre età, con coscienza e interesse. Osservare per esempio i cambiamenti di tuo nipote. Questi sì, tumultuosi e rapidissimi.
Ma soprattutto ti puoi soffermare sui tuoi cambiamenti. Puoi osservarli con distacco. Puoi cercarne il significato (che c’è sempre).
E’ un’età da assaporare in pienezza.
Senza traumi.
Tanto, tutto avviene molto, molto lentamente.
(L’indice per argomenti delle prime 300 pagine del diario si trova a pagina 300.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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