Il bar. (16-184)
Mi è sempre piaciuto
andare al bar.
Soprattutto di mattina a far colazione. Caffè e
brioche sono stati una costante della mia vita, per molti anni, dalla
giovinezza alla vecchiaia (mutuata dalla stessa passione che aveva
mia madre).
Ma il rito del bar era
incompleto se non davo una scorsa al giornale, mentre facevo
colazione. E, quando avevo tempo, il giornale me lo scorrevo tutto a
lungo, irritando altri avventori che aspettavano che io finissi, per
poter dare anch'essi la loro scorsa.
Sono diventato vecchio.
Al bar ci vado ancora, ma
non prendo più brioche e caffè, se non saltuariamente.
Mi limito a una spremuta
di agrumi.
Ciò che è cambiato di
più nel mio rito è stata la lettura del giornale.
In questi ultimi anni ho
dato sempre meno scorse al giornale. Perchè mi è passata la smania
di essere aggiornato sui fatti della politica nazionale. Tanto più
su quelli cittadini.
Mi interessa meno la
società a cui appartengo?
La maggior parte dei
politici oggi sulla scena nazionale sono più giovani di me (come è
giusto). Una buona parte dei miei punti di riferimento sono morti.
Ho cominciato il
distacco.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )