Fragilità. (16-172)
Ne ho scritto tante
volte. Ne riscrivo.
Perchè è bene
ricordarsela, da vecchi.
Un segno sicuro di
vecchiaia è l'aumento della fragilità. E non intendo in senso
stretto: cioè la fragilità delle ossa, che pure si possono rompere
più facilmente.
Intendo la facilità di
farsi del male facendo le cose di tutti i giorni, quelle cose che hai
fatto centinaia di volte senza problemi.
In vecchiaia nascondono
pericoli.
In casa ho una scala
grande che mi permette di accedere a posizioni alte (dei muri,
degli armadi, degli scaffali). Spesso è inutile, perchè talvolta
bastano pochi centimetri di sopra-elevazione. Allora posseggo anche
una scaletta a due gradini, 25 cm per gradino, totale mezzo metro.
Bastano e avanzano, il più delle volte.
Quando salgo sulla scala
grande, sono prudente, perchè mi innalza a un metro e mezzo dal
pavimento.
Quando salgo sulla scala
piccola lo faccio con disinvoltura.
Sbagliato.
Da vecchi anche 50 cm
possono presentare dei rischi.
Mi è successo ieri.
Salgo due gradini della
scaletta per riporre un fascicolo. Mi distraggo per un foglio del
fasciolo che avrei dovuto tenere sul tavolo. Faccio per prenderlo,
stando sulla scaletta senza reggermi. Non so come, perdo
l'equilibrio. cado sulla scrivania sottostante, un colpo alla cassa
toracica. Scivolo a terra.
Sorpresa e dolore.
Impiego qualche minuto per riprendermi.
Non si è rotto nulla. La
caduta è stata modesta (50 cm), ma il rischio alto.
È difficile fare con
attenzione ciò che da decine d'anni si fa in modo automatico.
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
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