Libro: Modi di morire di Iona Heath. (16-183)
L'ho acquistato un paio
d'anni fa. Mi attirava il titolo e il fatto che l'autrice fosse un
medico. Cercavo lumi su come si muore: proprio le modalità fisiche.
Nulla di ciò.
Ma non per questo il
libro non ha valore.
Anzi.
Si tratta di un testo
pieno di citazioni di poeti, filosofi, drammaturghi.
Va alle radici
del vivere e del morire. Un testo denso e profondo.
Ne cito un passo, come esempio.
"L'assoluta
imprevedibilità del passo della morte è profondamente problematica
tanto per i morenti quanto per chi cerca di tenere loro compagnia.
Impossibile sapere se il processo si protrarrà per mesi settimane o
ore – impossibile sapere quando dire e fare le cose – e poi a
volte è all'improvviso troppo tardi. Al momento della morte,
l'insicurezza che è il sostrato della vita si fa molto più acuta.
La caratteristica principale della nostra esistenza è la suspense.
Nessuno – assolutamente nessuno – può sapere come andrà a
finire.
'Tenevo il meglio per la
fine, ma non mi sento bene, forse me ne vado, ma ciò mi stupirebbe.
È un mancamento momentaneo, a tutti può capitare. Si viene meno,
poi passa e si ricomincia. Di cosa morrò insomma?' (da Malone muore di S. Beckett)
'Ci torno di continuo con
il pensiero, è impossibile sapere come sarà morire. Continuo a
pensarci, impossibile sapere quando capiterà.' (da Una buona morte di Young e Cullen)
(L'indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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