07 novembre 2016

L'ascolto e la vecchiaia (16-171)

L'ascolto e la vecchiaia. (16-171)
"A caratterizzare quest'età non è la tristezza, ma una noia sottile perchè, per quante novità succedano, scopri che ognuna di esse altro non è che una nuova formulazione di qualcosa di già visto. E questa noia disaffeziona dal tempo a venire e ti rende più familiare e quasi amica la fine.
Hai imparato che la saggezza, che di solito si attribuisce a chi ha una certa età, altro non è che la somma delle esperienze che hai fatto e che non puoi trasmettere, perchè l'esperienza degli altri non serve a nessuno, tanto meno ai giovani che devono fare la propria. 
A quest'età allora capisci che chi ti sta intorno non è lì per chiederti consigli o insegnamenti, ma ascolto. Un ascolto curioso e attento, soprattutto verso quel mondo tumultuoso e spesso incomprensibile che sprigiona la giovinezza. [...] 
E la vecchiaia è un'ottima occasione per uscire da sè e, attraverso l'ascolto, scoprire i mondi degli altri di cui mai ti eri davvero incuriosito."
(da Umbero Gallimberti I miti del nostro tempo, Feltrinelli 2009, pag. 50)

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. )
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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