Studiare.
(15-067)
Un
conoscente, padrone di cani. Appena entrato nella vecchiaia.
Non ha
un bell'aspetto, pur essendo relativamente giovane e gran
camminatore.
Guardandolo in faccia sembra malaticcio. Da un paio
d'anni il mal di schiena gli impedisce le camminate in montagna:
stenta a portare lo zaino.
Parlando
al parco, dove portiamo i cani, il discorso a volte finisce
sull'alimentazione.
È
successo anche ieri a proposito della malattia di Crohn, che ricerche di trent'anni fa,
curavano con successo con la dieta (dieta
dei carboidrati specifici: eliminando
radicalmente tutti i carboidrati complessi, tipo polisaccaridi e
disaccaridi).
Era
interessato perchè sua madre ne era affetta. E così abbiamo parlato
di diete.
Mi ha
confessato che gli riesce difficile affrontare una dieta. Dipende
troppo dalla cucina della moglie. Poi ha affermato: “ Forse per
prima cosa dovrei eliminare l'una o due grappette che bevo
ogni giorno.”
Stupefacente!
Fortuna
che se ne rende conto, in parte.
Praticamente
si sta avvelenando di alcol. E i due biccherini di superalcolici (più
evidentemente qualche bicchiere di vino) fanno circa 40-50 grammi di
alcol puro al giorno!
Un sol
bicchierino di superalcolico al giorno classifica un individuo fra
gli etilisti (alcolizzati), secondo i centri specializzati in cura
delle tossicodipendenze.
Ha però
soggiunto: “Togliersi tutti i piaceri della vita, non mi convince!”
Premetto
che non è persona senza cultura. E' laureato e competente.
Ma in
fatto di cibo è preda di tutti i luoghi comuni più deleteri che
circolano nella nostra società. Quello che l'alcol è un piacere
della vita; quello che è meglio viver da sani ed eventualmente
morire con qualche malattia piuttosto che il contrario.
Da
giovani bisognerebbe esser capaci di programmarsi la lunghezza della
vita.
Decidere
quanto si vuol vivere. Sessant'anni? Allora si può mangiare bere
e fumare come si vuole. Più in là di quegli anni non ci si andrà.
O peggio. Ci si arriverà con lunghi anni di malattia. Altro che
vivere da sani!
Che poi
una vita all'insegna di cibo inadatto, fumo e alcol, non è
propriamente una vita da sani. Basta fare l'esempio delle sostanze
stupefacenti. Assumerle non è sano. Si tratta di sostanze estranee alla fisiologia umana,
che producono danni. Gravi.
L'alcol
non è meno pericoloso di eroina o cocaina, tenuto conto che il
consumo è libero e che la cultura dominante non lo considera
pericoloso (Italia maggior produttore mondiale di vino!).
Voglio
vivere da sano almeno fino alla vita media italiana (80 circa)?
Allora occorre nutrirsi con intelligenza, secondo le esigenze
fisiologiche del nostro organismo. Che sono state completamente
dimenticate dalla nostra cultura.
Occorre
veramente uno sforzo di ricerca per adeguare corpo e mente a ciò che
ci fa star bene in salute.
Occorre
studiare.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)