12 maggio 2015

Sale (15-070)

Sale. (15-070)
Ho sempre avuto attenzione al cibo che mangio. Collego il cibo alla salute e quindi ci sto attento. Per carità non è una mia invenzione. Ci sono fior di pensatori che hanno sviluppato il tema, a partire da Ippocrate, più di duemila anni fa.
Diceva più o meno: “Se un medico non conosce il cibo, non è un medico.”

Quando raggiunsi i sessantacinque anni, ero afflitto da un fastidioso male di stomaco. Sarei stato costretto prima o poi ad assumere farmaci. Fortuna volle che venissi a conoscenza della dieta alcalina (vegetariana, senza cereali). La praticai (con fatica: cambiare dieta è difficile, capire bene cosa mangiare è difficile) e il male scomparve.
Ringalluzzito da questo successo, cercai di affrontare nello stesso modo la seconda patologia che avevo: l'ipertrofia prostatica benigna. Cominciai dagli zuccheri: ridussi di molto i cibi dolci. Nessun risultato. Passai allora al caffè, che è legato al cancro alla prostata. Ne prendevo circa sessanta al mese. Li ridussi a quindici e poi a cinque. L'ultima riduzione è recente e non ho risultati.
Non soddisfatto, mi accostai alla dieta crudista. Mangiare soltanto cibi crudi (in pratica solo verdure e frutta). Anche qui è stato difficile. In realtà ci sto arrivando ora, ma una parte di cibo cotto è sempre presente nei miei pasti, sia pur limitata.
Non ho ancora risultati, ma non mi scoraggio.

L'idea centrale che mi ha guidato in questi ultimi tentativi è stata la ricerca di un'alimentazione simile a quella degli uomini del paleolitico. Prima dell'invenzione dell'agricoltura e dell'allevamento. Quando i cereali erano sconosciuti, i latticini pure, per non parlare del caffè. 
E di carne se ne mangiava poca.
Tutto ciò perchè dal tempo del paleolitico (20.000-50.000 anni fa) il nostro Dna non è cambiato. Si è dunque forgiato su una dieta molto diversa da quella del neolitico (invenzione dell'agricoltura). Risalire alla dieta di allora dovrebbe garantire la salute.
Ma risalire a quella dieta non è semplice.
Ora penso: l'uomo del paleolitico non conosceva il sale, mentre noi ne facciamo largo uso.
Ho deciso di eliminare il sale da ciò che mangio.
Succederà qualcosa?

Sono afflitto da ortoressia (una forma di patologia psichiatrica che si fissa sul cibo) come dice mia figlia neuropsichiatra?
O si tratta solo di una innocente mania senile?


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

Nessun commento:

Posta un commento