31 maggio 2015

Segni (15-080)

Segni. (15-080)
Di sera, davanti alla tv.
Spesso mi addormento. Anche mia moglie.
Ieri sera, mi ero appisolato.
Lei mi scuote, mi sveglia.
Le chiedo: “Che succede?”
Mi risponde: “Avevi un brutto aspetto. Sembravi morto. Sembravi un cadavere. Mi sono spaventata.”
In vecchiaia la pelle del volto diventa meno elastica, meno turgida. Come se non avesse più vita propria, si adagia sulle ossa del cranio, mostrandone le fattezze.
Il teschio appare.
Soprattutto quando si è rilassati, o dormienti, di notte.
Quando l'età avanza ancora, anche di giorno.
Verso la fine della vita le ossa del volto appaiono tutte.

Se si vive in due ci si scruta. E i segni di morte dell'altro inquietano.
Indicano in modo evidente che l'ultimo giorno è prossimo.
Dicono che in quel letto uno dei due vedrà l'altro morto. Non più dormiente.
Abituati alla vita, ci spaventiamo di fronte ai segni di morte.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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