Domande.
(15-071)
Quelle
che mi facevo nella pagina di diario di ieri.
Sono
nate da un eccesso di autocritica. In realtà sono domande retoriche.
La mia risposta, dal profondo, è “no”. Non sono malato, la mia
non è una mania.
Tutto
ciò che faccio nel campo dell'alimentazione, nasce da un
convincimento.
Con
il cibo che mangiamo possiamo guarirci o ammalarci. Invecchiare bene
o male.
In
questi ultimi 5-6 anni l'ho provato. Ho avuto risultati concreti.
Dunque
non può essere una semplice fissazione.
Con una
dieta ricca di polifenoli (curcuma, arance, tè verde, gogji) mi è
passata la grande stanchezza che mi prendeva nel tardo pomeriggio.
Con una
dieta vegetariana alcalina, mi è passato il mal di stomaco.
Sono cessate anche cose minori, come la fessurazione dell'unghia di un
pollice, l'ispessimento delle unghie dei piedi, la tendenza a
incespicare (dovuta al peso), il reflusso esofageo.
Poi con
una supplementazione di vitamina B12 (unico prodotto di
sintesi chimica che mi concedo), mi sono cessate le afte in bocca.
Successi
dunque.
Ma anche
insuccessi. Ci provo da 7 anni ormai, ma la mia prostata è sempre
peggiorata.
Il
dolore alle vertebre cervicali, comparso quattro anni fa, mi è
diminuito, ma non passato.
Il
colesterolo continua a essere border-line (ma quello buono
, protettivo, è molto alto).
Ultimamente
la glicemia mi è salita.
Tutti
stimoli per sperimentare altre soluzioni.
Onesto
fino in fondo? Del negativo c'è.
Voler
tenere tutto sotto controllo, voler controllare ogni aspetto della
vita.
Ciò fa a
pugni con vecchiaia e morte.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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