13 maggio 2015

Domande (15-071)

Domande. (15-071)
Quelle che mi facevo nella pagina di diario di ieri.
Sono nate da un eccesso di autocritica. In realtà sono domande retoriche. La mia risposta, dal profondo, è “no”. Non sono malato, la mia non è una mania.
Tutto ciò che faccio nel campo dell'alimentazione, nasce da un convincimento.
Con il cibo che mangiamo possiamo guarirci o ammalarci. Invecchiare bene o male.
In questi ultimi 5-6 anni l'ho provato. Ho avuto risultati concreti.
Dunque non può essere una semplice fissazione.
Con una dieta ricca di polifenoli (curcuma, arance, tè verde, gogji) mi è passata la grande stanchezza che mi prendeva nel tardo pomeriggio.
Con una dieta vegetariana alcalina, mi è passato il mal di stomaco.
Sono cessate anche cose minori, come la fessurazione dell'unghia di un pollice, l'ispessimento delle unghie dei piedi, la tendenza a incespicare (dovuta al peso), il reflusso esofageo.
Poi con una supplementazione di vitamina B12 (unico prodotto di sintesi chimica che mi concedo), mi sono cessate le afte in bocca.
Successi dunque.
Ma anche insuccessi. Ci provo da 7 anni ormai, ma la mia prostata è sempre peggiorata.
Il dolore alle vertebre cervicali, comparso quattro anni fa, mi è diminuito, ma non passato.
Il colesterolo continua a essere border-line (ma quello buono , protettivo, è molto alto).
Ultimamente la glicemia mi è salita.
Tutti stimoli per sperimentare altre soluzioni.

Onesto fino in fondo? Del negativo c'è.
Voler tenere tutto sotto controllo, voler controllare ogni aspetto della vita.
Ciò fa a pugni con vecchiaia e morte.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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