08 maggio 2015

Il culmine (15-068)

Il culmine. (15-068)
Se molta vita dà molta esperienza, se una lunga esistenza fa capire di più quel che ci capita, se i molti anni permettono un maggior numero di quelle esperienze folgoranti di comprensione totale, allora al culmine della vecchiaia si raggiunge il massimo dell'esistenza.
Come dire: il meglio è a ottanta o a novanta. 
Cosa palesemente falsa.
Per due motivi.
Il primo: lo stile di vita incide pesantemente su come arriviamo a 80-90 anni d'età. Possiamo arrivarci carichi di malanni, che ci fanno soffrire, che ci costringono alla pura sopravvivenza. Addio a esperienze profonde, a comprensioni profonde.
Il secondo: siamo nel ramo discendente della parabola. Il corpo è meno. La mente è meno. 
C'è meno spazio per esperienze spirituali alte.
Ma se lo stile di vita ci permette di spostare in avanti le inevitabili(?) disfunzioni cognitive, o se i nostri geni ci sono favorevoli, allora, sì, a 80-85 anni raggiungiamo la massima coscienza di vita.
Il punto più alto della consapevolezza.


(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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