Cambiar
idee. (15-072)
In
positivo: dimostra elasticità mentale, adattabilità al mutare delle
situazioni.
In
negativo: volubilità. Mancanza di certezze interiori.
Ricorda
la banderuola che gira a seconda del vento.
Dipende
dal tempo che uno impiega per cambiar idea.
Se è
ogni mese …
In
vecchiaia intervengono altri fattori. Se si teme il futuro, si
finisce col diventare conservatori. Non si mutano più idee, da
vecchi. Ci si abbarbica a quelle dell'età di mezzo. Perchè danno
sicurezza, le idee che abbiamo avuto per tanto tempo.
Ma non è
così.
Se si è
vecchi, si è vissuto molto. Molti anni di vita si sono accumulati
sulle spalle: quelli della giovinezza, dell'età matura, della
vecchiaia.
Diventa
naturale cambiar idee. Non ci
si può tenere idee vecchie di venti, trent'anni.
Sono
fuori tempo.
In senso
oggettivo.
Si può
capirlo se si fa l'ipotesi (assurda) che la vita duri duecento anni.
Sarebbe senza senso mantenere nei secondi cento anni le stesse idee
dei primi cento: il mondo è troppo cambiato (basti pensare di essere
nati nel 1815; già nel 1915 era tutto totalmente cambiato; per non
dire di oggi).
È lo
stesso se applichiamo il concetto a una vita di ottant'anni, anche se
le diffrenze appaiono minori.
E in
senso soggettivo: è naturale che un essere umano cambi più volte
nell'arco della vita.
È inevitabile che si cambino idee.
Un
vecchio ha il diritto di cambiar idea.
Ne ha
il dovere.
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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