Pastiglie.
(15-076)
Domenica
il mio secondo nipote è stato battezzato. Come succede da qualche
decennio, dopo il battesimo c'è l'abitudine di invitare parenti e
amici a pranzo. Mi sono trovato a tavola fra gli amici di mio figlio.
Verso la
fine del pranzo mi sono accostato al gruppo di parenti. Tutti
anziani. Anziani giovani.
Il discorso è caduto sulle malattie. Le
malattie degli anziani.
Conferma
che gli anziani ne parlano spesso. Conferma che gli anziani le
vivono: tutti.
Parlando
con gli altri, ho pensato che i medici in realtà non curano le
nostre malattie. Dei vecchi, intendo.
Infatti:
se hai il colesterolo alto, ti rifilano una pastiglia. Se è alta la
pressione, altra pastiglia. Se hai acidità di stomaco o reflusso
esofageo, una terza pastiglia. Se soffri di cuore, la pastiglia per
il cuore. E potrei continuare. Ogni malattia una pastiglia.
Che devi
assumere per tutta la vita.
Fortuna che siamo vecchi, e la vita è
relativamente corta: assumeremo pastiglie per un tempo limitato.
Comunque
sarà per tutta la nostra restante vita.
Ma che
modo di curare è mai questo?
Si
tampona una situazione, con mezzi esterni. Non si cura la malattia.
Se fosse
curata, la cura durerebbe un tempo limitato e poi si tornerebbe alla
salute.
Invece
no.
La
medicina moderna occidentale ci tiene malati per sempre.
Non si
preoccupa di ristabilire la salute.
Non sa
ristabilire la salute.
Non ha
l'obiettivo di ristabilire la salute.
In
che mani siamo!
(L’indice per argomenti
del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La
sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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