Manoel
de Oliveira. (14-129)
Regista
portoghese, vivente, nato nel 1908.
105
anni! Ancora vivo e attivo. Il suo ultimo film è del 2012: Gebo e
l'ombra.
Di
corsa a vederlo. Da non perdere. Non solo per il suo valore
artistico.
Ma
per l'eccezionale numero di anni del suo regista.
Se
ne sta parlando in questi giorni. Mi pare che abbia vinto un premio
(Nastro d'argento?).
Forse
è un buon film. Ma che importa, se anche non lo fosse?
È
una straordinaria testimonianza di vita di un super-vecchio.
Incredibilmente lucido.
Ti
dice come si vede la vita dall'alto dei 105 anni.
Ha
quarant'anni più di me. Capite? Mi può raccontare i miei prossimi
dieci, vent'anni.
Come
farsi perdere l'occasione di interrogarlo, chiedergli di tutto, sulla
vita, sulla morte?
O
almeno vedere le sue creazioni (i film), dalle quali succhiare
il più possibile.
Cito
gli ultimi film, fatti quando aveva già più di 100 anni: Angelica,
Singolarità di una ragazza bionda, Cristoforo Colombo:
l'enigma.
Mi
sembra incredibile che la gente non si renda conto dell'eccezionalità
di questa presenza artistica.
Uno
che ti possa raccontare come è la vita dell'ultima vecchiaia, quella
che non riusciamo più a imparare dai nostri molto-vecchi,
che spesso hanno poca lucidità, poche parole da dirci, poca voce.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012
sitrova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)