18 giugno 2014

Bandiere (14-119)

Bandiere. (14-119)
Due settimane fa era la festa della repubblica (italiana). Ho esposto la bandiera (anzi tre bandiere). Faccio lo stesso quando è la festa della liberazione dal nazi-fascismo, il 25 aprile e il primo maggio, festa del lavoro. Nel mio isolato, poche bandiere. Feste poco sentite. Si gusta la giornata di vacanza e nulla più. Niente sui significati.
Io no, puntigliosamente a ogni ricorrenza espongo le mie bandiere. È una memoria per chi si è immolato a vent'anni per quegli ideali, di cui io vivo i frutti.
Da due giorni sono cominciati i mondiali di calcio in Brasile. Molte bandiere italiane sono comparse alle finestre e sulle terrazze delle case. Tifosi.
Si identifica l'orgoglio nazionale con uno sport. Certo, molto meglio delle guerre di un tempo. Eppure questa distonia nei valori mi fa male. Dovremmo essere orgogliosi per chi ha dato la vita per la costruzione del nostro stato moderno. E invece lo siamo per una ventina di giovani, abili nel giocare al pallone, ma pagatissimi e spesso coinvolti in casi di scommesse clandestine, di compravendita di partite, di combine poco sportive.
Mi salta all'occhio la vanità dei valori per i quali si espone la bandiera.
Da giovane ho fatto anch'io così: mi sono esaltato per le vittorie della nazionale di calcio.
Ma adesso che sono vecchio devo ricordare alle altre generazioni quali siano i valori fondamentali.
Noi vecchi abbiamo questo compito.
Ricordare le cose fondamentali.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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