70.
(14-114)
L'ho
detto per approssimazione, senza pensarci.
Compio fra poco sessantotto anni. Ma ho
detto: "... quasi settanta..." a chi mi aveva chiesto
l'età. Mi è uscito spontaneamente dalle labbra.
Queste
approssimazioni le faccio spesso coi numeri. Ma
applicate all'età non mi era mai capitato.
Appena
detto settanta, ho subito realizzato la portata delle mie parole. Ho
preso coscienza che era vero. Che grosso modo sono un
settantenne. La cifra tonda è significativa, simbolica. Piena
vecchiaia, mi verrebbe da pensare.
Quando
sono entrato formalmente nella vecchiaia, non era il numero di anni a
spaventarmi, ma il concetto. In fin dei conti 65 è solo un anno in
più di 64. Sei sempre nei sessanta. Ora invece sto cambiando decina.
Da sei a sette. E le cose cambiano. Non sono più un giovane
vecchio. Sono un vecchio e basta.
Dire
che ho settant'anni, mi ha fatto impressione.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012
sitrova alla pagina 14-41.)
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