Il
tempo che passa. (14-127)
Dopo alcuni anni, sono
ritornato nella sede della società di cremazione, nella quale
avevo dato il mio contributo almeno per un decennio. Non è più lì.
Neppure l'agenzia di pompe funebri è nello stesso luogo. Si sono
trasferiti entrambi davanti al cimitero maggiore della mia città.
Sono
entrato negli uffici. Mi ha accolta una signora giovane, a me
sconosciuta. Non più la vecchia segretaria con cui avevo
consuetudine. Anche il presidente dell'associazione è cambiato. Non
lo conosco.
Ho
fatto capolino negli uffici dell'agenzia, per salutare qualcuno dei
vecchi conoscenti. Non c'erano. Al loro posto il figlio giovane di uno di
questi, che ora dirige l'azienda di famiglia.
E gli altri? Scomparsi.
Ritirati o andati in pensione.
È
naturale. Passano gli anni. C'è il ricambio.
Lo
stesso è accaduto nella politica italiana. I nuovi governanti sono
persone diverse dai vecchi personaggi che avevano diretto il paese
negli ultimi vent'anni. Sono molto giovani.
Il
tempo che passa è scandito proprio da questi cambi di persone.
È
scandito dal cambio di generazione che detiene il potere.
Quando
ti accorgi che chi comanda è giovane, è fatta, sei
diventato vecchio.
(L’indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012
sitrova alla pagina 14-41.)
(per
comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com
)
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