20 giugno 2014

Un regalo (14-120)

Un regalo. (14-120)
Mi sono fatto un regalo. 
Ho passato due ore con un novantenne. Speciale il regalo, perchè l'anziano è speciale.
Mi aveva chiesto il favore di accompagnarlo a iscriversi alla Società di cremazione della mia città. L'ho fatto molto volentieri.
Ne ho approfittato per guardare il mio futuro possibile.
Il novantenne è speciale perchè si muove autonomamente (ha ancora la patente di guida), lavora ancora (part-time) nella sua azienda, è lucido e comunica bene con il prossimo.
Non è sordo, non ha le incertezze di comprensione che vediamo in molti vecchi.
Ha scritto di proprio pugno il testamento olografo necessario per esprimere la volontà di essere cremato; ha fatto domande per fugare alcuni dubbi. È stato soddisfatto.
Uscendo mi ha detto: "Mi sento liberato di un peso." Aveva timore di lasciare delle incombenze gravose alla figlia, a causa delle sue scelte in fatto di cremazione e sepoltura.
Ho approfittato dei tempi morti, durante il breve viaggio di trasferimento.
Gli ho chiesto se aveva paura della morte. Mi ha risposto di no. Il fratello è morto alcuni mesi fa. Un giorno, dopo aver pranzato, è andato a riposare e non si è più svegliato.
Spera di morire come il fratello, un quieto passaggio dalla vita alla morte. Anche la madre era morta in un modo simile.
Gli ho chiesto se si sentiva appagato della vita vissuta. "Non del tutto, anche se i rimpianti sono pochi" mi ha risposto.
Ha un cruccio. Non riesce a regalare i suoi libri (molti e di argomento specifico) a qualche biblioteca pubblica.
Un vecchio splendido.
Un bel regalo.

(L’indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 sitrova alla pagina 14-41.)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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