Resoconto
degli ultimi due mesi: luglio e agosto 2017. (17-134) (31/08/17)
Ogni
due mesi, cerco di fare il punto sui mesi appena trascorsi (da circa
un anno). È un mezzo rapido per consultare questo diario, per vedere
se vi siano cambiamenti nella mia vecchiaia oppure nuove idee su di
essa. Praticamente è una riflessione sulle ultime 30 pagine.
L'analisi
dei mesi di luglio e agosto, dunque, mostra che (complice il gran
caldo) ho scritto molto su perdite, debolezze, mancanze che connotano
la vecchiaia, da quella giovane a quella molto avanzata.
Le
parole più usate (anche nei titoli delle pagine) sono state:
incapacità di adattamento, inadeguatezza, calo di energie, aumento
di timori, scarsità di mezzi economici, perdita di controllo sul
corpo, calo di interesse per ciò che ci ha affascinato da giovani,
debolezza fisica (da 17-105 a 17-110). E scrivendo della vecchiaia
estrema e di come vengano meno allora le facoltà minime per
sopravvivere, ho ipotizzato una sorta di mutazione antropologica di
coloro che sono molto anziani: diventano quasi una specie
zoologica diversa da homo sapiens (17-123).
Un
paio di novità in questo cahier de doleance: ho subito per la
prima volta un tentativo di raggiro in quanto vecchio
(17-104); ho cominciato a essere trattato dai miei condomini, come
soggetto debole, in quanto vecchio (17-127). Ho anche deciso
di smettere “grandi imprese” (lo erano, per me, anche soltanto le
salite su facili cime montane).
Vi
sono state pagine più positive: quelle in cui mi sono chiesto se
oltre che “perdere”, vecchiaia significasse anche “acquistare”
(17-131). La risposta è stata affermativa, se è vero che una parte di
vecchi, alla fin fine, non ritornerebbero a una età più giovanile:
evidente che nella vecchiaia qualcosa di buono c'è (17-132). Per
esempio, che sollievo avere la libertà di smettere di fare cose che
si son fatte per molti anni, come routine (17-122). E sul
piano fisico non è detto che alcuni fastidi siano irreversibili: ho
scoperto che si possono eliminare (17-116).
Una
novità sulla mia lotta alla IPB (prostata): mi sono convinto che la
latto-albumina faccia bene (17-130) e che un altro prodotto
erboristico mi possa aiutare (Euprost). Sono nove anni che cerco di
venirne fuori.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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