08 agosto 2017

Vecchiaie avanzate (17-121)

Vecchiaie avanzate. (17-121)
Sono stato a trovare mia zia, 94 anni.
La vedo un paio di volte all'anno. Così da una volta all'altra faccio dei confronti.
Questa volta l'ho trovata scesa di un gradino.
La voce era più flebile dell'ultima visita; era abbandonata sulla poltrona più del solito; ha mostrato meno interesse per la mia presenza.
Tutti segni di un progressivo avvio verso la fine.
La sua badante si è lamentata con me perchè non vuol più camminare. Lei la sforza molto, ma dopo pochi passi la zia desidera tornare a sedersi.
Le ho spiegato che senza movimento si muore.

Il mio vicino ottantanovenne ha bussato alla mia porta e mi ha fatto omaggio di un vasetto di origano, da lui seccato e sfogliato. È un uomo grande e grosso che fatica a camminare. Cionostante una o due volte alla settimana esce e va a fare la spesa, nonostante abiti come me al terzo piano senza ascensore. E fare le scale gli costa fatica.

Al compleanno di un conoscente, appena entrato nella vecchiaia, era presente il suocero, 86 anni. Forma fisica molto buona, lucidità mentale alta, vive da solo.
Ma quest'uomo ha un orto grande, che cura interamente da solo, quasi senza macchine. Tutti i giorni in orto, dunque. Sforzo fisico quotidiano. Sudore, movimenti, magari lenti, piegamenti sulle ginocchia, per la cura manuale delle piante coltivate.
Penso proprio che fra qualche anno mi affitterò un orto.

Bisogna che me lo ricordi: senza movimento c'è la fine.
 

(L'indice per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private:           holgar.pd@gmail.com             )

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