Voler controllare.
(17-118)
La
mia incapacità di controllare l'affezione alla prostata (vedi ieri),
mi ributta dentro la vecchiaia. Perchè “vecchiaia” è perdita
progressiva del controllo sul proprio corpo.
Sulla propria vita.
La vita si conclude con la morte e se si muore significa che
si ha perso il controllo sulla vita.
Così
ho la netta impressione di essere impotente.
Non
posso controllare la mia esistenza, perchè sto fallendo
(inevitabilmente) nel tentativo di controllare il mio corpo (con le
mie idee e con i miei mezzi).
Eppure non mi do per vinto. Vista
la situazione (71 anni), gli anni che mi restano li vivrò nel
tentativo di conservare il controllo su di me. E' più forte di me.
Ma ora ho finalmente la coscienza che sarà inutile (la ragione già me lo diceva).
E' una battaglia persa.
L'ho
già scritto: invecchiare significa ritardare.
Non
certo invertire (il tempo e la consunzione).
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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