Distanze.
(17-183)
Stamattina
mi ha telefonato la vicina novantenne.
Si trovava fuori casa e doveva
comunicare col marito, ma il telefono era sempre occupato.
Mi
chiedeva il favore di suonare dal marito e verificare se il telefono
fosse stato appoggiato male. Cosa che ho fatto subito: effettivamente
il marito non aveva chiuso la precedente telefonata e dunque
continuava a tener occupata la linea.
Risolta
la questione, sono uscito a fare delle compere.
Sono
tornato a casa dopo meno di mezz'ora. Lungo le scale ho trovato la
vicina che arrancava per salirle portando la borsa della spesa. Le ho
rivolto la parola. Mi ha spiegato che effettivamente aveva parlato
col marito e gli aveva chiesto di scendere a prendere la spesa,
perchè lei era già sotto casa. Ma aveva atteso invano: il marito
non era sceso.
Mentre
mi raccontava tutto ciò piangeva.
A
un certo punto il marito è comparso sul pianerottolo e mi ha detto:
“Io non riesco a capire quando mia moglie mi telefona.”
Il
mio vicino, novantenne anche lui, è sordastro, forse non aveva
capito bene le parole della moglie. Oppure aveva frainteso il suo
desiderio di essere aiutata. Oppure … era disinteressato.
Da
molto vecchi temo che le occasioni fra i coniugi di malintesi e
cattiva comunicazione aumentino.
Nella
vecchiaia estrema ci si distanzia da tutto.
Anche
dal coniuge.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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