Dieta
e vita media. (17-178)
Centocinquant'anni
fa, in Italia, l'età media di coloro che morivano era di 50 anni .
Prima
era ancora inferiore.
Nel
1901 invece era già di 62 anni. Oggi siamo circa a 80 anni (gli uomini,
84 le donne).
Nel
breve volgere di un secolo, un secolo e mezzo, si sono aggiunti
ben trent'anni di vita in più. E si è creata (letteralmente ex
novo) una nuova fase della vita: la vecchiaia, anzi la
vecchiaia lunga.
Si tratta di una situazione che non si è mai verificata nella storia del genere homo.
Si tratta di una situazione che non si è mai verificata nella storia del genere homo.
La
presenza di una vecchiaia lunga cambia completamente il quadro di
riferimento per analizzare quale dieta sia la migliore per l'uomo.
È
semplice.
Se la vita media è di 35 anni (come nel paleolitico superiore) o di 33 anni (nel neolitico) si può letteralmente mangiare di tutto, pur di sopravvivere. Perchè eventuali difformità (dalla dieta più consona alla nostra fisiologia) non hanno materialmente il tempo per manifestare i loro effetti negativi. Gli effetti negativi dovuti a una dieta sbagliata impiegano decenni per apparire: apparirebbero dunque dopo che l'uomo è … morto (se appunto la durata media della vita fosse di 35 anni).
Se la vita media è di 35 anni (come nel paleolitico superiore) o di 33 anni (nel neolitico) si può letteralmente mangiare di tutto, pur di sopravvivere. Perchè eventuali difformità (dalla dieta più consona alla nostra fisiologia) non hanno materialmente il tempo per manifestare i loro effetti negativi. Gli effetti negativi dovuti a una dieta sbagliata impiegano decenni per apparire: apparirebbero dunque dopo che l'uomo è … morto (se appunto la durata media della vita fosse di 35 anni).
Ma
se aggiungiamo trent'anni di vita in più alla vita media (e
arriviamo a 70-80 anni), ecco allora che la dieta praticata acquista
valore: se è errata, fanno in tempo a comparire i suoi effetti, come
malattie, prima della morte dell'individuo.
In
realtà diete troppo difformi da quella fisiologica, i loro segni li
danno anche prima della morte. Lo si osserva analizzando il calo
della durata della vita media passando dal paleolitico, 40.000 anni
fa, al neolitico, 8000 anni fa; cioè passando dalla raccolta di
vegetali, alle coltivazioni di cereali e all'allevamento.
Evidentemente
cereali e bestiame non erano (né sono) il cibo ideale per l'uomo.
Lo
erano invece tutti gli altri prodotti vegetali che ancor oggi
consumano i nostri cugini primati (scimpanzè, gorilla, oranghi): per ben il 95% del loro pasto.
(L'indice
per argomenti del 2013 si trova a pagina 442; quello del 2012 a
pagina 107. La sintesi del 2012 si trova alla pagina 14-41. Da
settembre-ottobre 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre compare una
sintesi del bimestre appena concluso)
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
(per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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