29 febbraio 2020

Sistema immunitario e prodotti erboristici. Per anziani (20-024)

Sistema immunitario e prodotti erboristici. Per anziani. (20-024)
Ieri scrivevo di quanto sia utile il kefir per rinforzare il sistema immunitario. Anzi, sostenevo che sia il toccasana per gli anziani, un'autentica panacea. Scoperto dalle popolazioni caucasiche e da quelle a nord del mar Caspio, è un rimedio provato da millenni.
L'erboristeria però ha altri rimedi da non trascurare, anche questi di tradizione millenaria, scoperti e studiati nei monasteri, da generazioni di monaci erboristi.
Primi fra tutti l'echinacea e l'astragalo.
Poi la rosa canina, il ribes nigrum, il timo, lo zenzero e il sambuco. Rimedi della natura che hanno accompagnato la vita di intere generazioni. Perchè non provarle, visto che la medicina moderna non sa che farmaci prescrivere in caso di attacchi virali?
E soprattutto perchè non le proviamo noi anziani, visto che sono quasi privi di effetti collaterali, che invece accompagnano ogni farmaco della medicina moderna?




(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

28 febbraio 2020

Anziani, sistema immunitario e corona virus (20-023)

Anziani, sistema immunitario e corona virus. (20-023)
Scrivevo ieri che nessuno richiama la popolazione a rinforzare il sistema immunitario (SI), per far fronte al pericolo della nuova super influenza (covid 19). Perchè? Non è forse la nostra miglior difesa contro le malattie, testata da almeno 300.000 anni e forse anche da più ancora (1-2 milioni d'anni)?
La nostra società (occidentale) ha la convinzione che siano farmaci, vaccini, gel per le mani, mascherine a difenderci dalle patologie: cose da niente, mezzucci, a fronte della potenza del SI. Certo, non è invincibile, ma sicuramente più potente del ... niente!


Nessuno dice nulla sul SI perchè la medicina ufficiale non sa come fare (o forse perchè Big Pharma non ne ha l'interesse!). Perchè allora non ricorrere ai sistemi della tradizione erboristica, omeopatica, o semplicemente a scoperte fortuite di qualche individuo geniale, o di qualche popolazione particolare?
Recentemente (si fa per dire: cinque-dieci anni fa!) si è scoperta la straordinaria importanza della flora batterica intestinale nel mantenere integro il sistema immunitario. Dobbiamo preoccuparci dei batteri intestinali che vivono nel nostro organismo, se vogliamo avere un SI perfettamente funzionante. Dobbiamo nutrirli bene: dunque abbondanza di vegetali (crudi), e niente alcol, che massacra i batteri nostri amici.
Per gli anziani poi: mantenere il peso forma (sarebbe quello dei nostri 20 anni!), fare molto movimento (almeno 10.000 passi al giorno), niente fumo.
C'è in più una panacea: i prodotti fermentati, come a esempio i crauti (non pastorizzati, altrimenti addio batteri utili).
Ma fra questi ultimi il principe è il kefir, che arricchisce in maniera fondamentale la flora intestinale. Meglio se kefir di latte totalmente scremato o addirittura quello cosiddetto kefir d'acqua. Se non si vuole farselo da soli, si può optare per quello in commercio (che sia biologico, però, altrimenti non si sa che razza di conservanti ci mettono dentro).
Tanto difficile dire queste cose?
Evidentemente no, ma nessuno lo dice perchè questi mezzi non sono stati validati scientificamente. Perchè la religione della nostra società (occidentale) è diventata la scienza.
Non importa che siano stati riscoperti da un nobel della medicina (Metchnikoff): era uno scienziato dei primi del novecento, dunque poco attendibile!!! Nè che siano raccomandati da studiosi insigni come Claude Aubert e neppure se siano raccomandati dalla scienza di punta degli ultimissimi anni (vedi Fabio Piccini). Importa la validazione scientifica: se non c'è, allora meglio niente.
Ma fatemi il piacere!






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27 febbraio 2020

Anziani e corona virus (20-022)

Anziani e corona virus. (20-022)
Dopo il primo allarme, amplificato da tv e giornali (secondo i quali era in arrivo una malattia mortale), finalmente è emersa l'opinione di esperti in malattie virali: si tratta di una nuova forte influenza, nulla di più. Per tranquillizzare poi l'opinione pubblica, di fronte a un certo numero di morti, si è cominciato a dire che (in Italia) ogni anno muoiono d'influenza alcune centinaia di persone per causa diretta e fino a diecimila per causa indiretta!
Tanto per ristabilire la corretta dimensione di ciò che sta accadendo.
In aggiunta si dice: attenzione, i morti sono soprattutto anziani, con varie patologie in corso. Con ciò si tranquillizza la popolazione, ma si terrorizzano i vecchi, che spesso sono malati.

Cari colleghi anziani: non sapevamo che dopo una certa età basta un'influenza per farci fuori? Non sapevamo che siamo destinati a morire e che dopo gli ottanta, anno dopo anno, la nostra natura cerca un modo per adempiere al nostro destino, che è la morte?
È il caso di smetterla di cercare medicine, vaccini che ci mettano al riparo dai pericoli, perchè, tanto, non ci sono.
Meglio, molto meglio puntare sul rinforzo del sistema immunitario, che in tarda età si dimostra sempre meno all'altezza della situazione.

Sistema immunitario: quasi nessuno in questi giorni vi fa riferimento, come se non avessimo un potentissimo scudo contro tutte le avversità. 



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22 febbraio 2020

"Questo diario è noioso" (20-021)

"Questo diario è noioso". (20-021)
E' la critica che fa la mia compagna.
Stavolta non mi difenderò, dicendo che 'lo scrivo per me', oppure che 'questo sono io' e bla bla bla ...
Voglio entrare nel merito della sua critica.
Così mi sono riletto le ultime 20 pagine.
Sono giunto alla conclusione che il mio diario non sia affatto noioso. Traggo riflessioni dagli spunti di vita che mi capitano quotidianamente e cerco di estrapolarne delle idee di fondo, su vecchiaia e morte. Cerco di fare riflessioni profonde (la profondità è sempre stata il mio pallino).
Devo dire che spesso ci riesco.
Nella vita di tutti i giorni vi sono occasioni per riflettere e trarre conclusioni originali.
Questo è il compito che mi sono dato.
Lo sto portando avanti dignitosamente.

(poca modestia?)


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21 febbraio 2020

Nel flusso della vita (20-020)

Nel flusso della vita. (20-020)
Si resta vivi finchè si continua a partecipare al flusso della vita della società. Ma per un vecchio la società a cui appartiene diventa sempre più estranea. E sempre meno interessante. 
A un novantenne come possono interessare i problemi che vi saranno fra dieci o vent'anni, tipo i cambiamenti climatici o l'inquinamento? Tanto, lui morirà prima.
Eppure il suo interesse dipende dall'atteggiamento verso la vita, dal compito che si è dato nella vecchiaia. Se quest'ultimo è dare un esempio ai più giovani, esempio di valori, allora il vecchio si sente di appartenere a questa società anche negli ultimi giorni di vita. Vivere come se non si fosse alla fine è un gesto di solidarietà verso le nuove generazioni: si partecipa a qualcosa anche se non interessa individualmente, bensì interessa come membri di un gruppo.
Siamo animali sociali, abbiamo un valore in quanto individui, ma anche un valore in quanto appartenenti a una collettività. Allora ci si può permettere il lusso di dimenticarsi di morire (vedi 20-015).

Tutto il contrario dell'ideologia del liberalismo, che fonda i valori solo sulla libertà dell'individuo, come spiega benissimo Alain de Benoist nel suo saggio Critica del Liberalismo (2019), che ho cominciato a leggere.
Ne scriverò quando l'avrò terminato, perchè secondo me il liberalismo mostra la corda anche sul significato della vita per i vecchi.


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18 febbraio 2020

Ilia Metchnikoff (20-019)

Ilia Metchnikoff. (20-019)
Biologo immunologo russo, ha vinto il premio Nobel nel 1908 per i suoi studi sui fagociti. 
Ma nella vita si occupò di molto altro, per esempio studiò i benefici per la salute del latte fermentato, un prodotto tradizionale dei balcani, del Caucaso e delle steppe a nord del Mar Caspio (repubblica di Calmucchia). Si convinse che erano effettivi e cominciò ad assumerlo egli stesso, traendone vantaggio e contagiando tutto il suo ambiente in tale consumo.
Secondo Metchnikoff la vecchiaia dipende dal deterioramento della flora intestinale dovuto alla presenza di batteri che degradano le proteine: un supplemento con latte fermentato (che sviluppa lattobacilli) contrastala la presenza dei batteri delle proteine e dunque rallenta l'invecchiamento.
Interessante anche un'altra sua teoria: si muore per lo più di malattia e non di morte naturale. Se non vi fossero malattie l'uomo potrebbe vivere più a lungo. La mancata accettazione della morte è causata proprio da una morte prematura.
Se invece l'essere umano vivesse di più, subentrerebbe una sorta di istinto di morte.
L'uomo in tarda età morirebbe pacificato, quasi augurandosi la fine della vita.




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17 febbraio 2020

Errori (20-018)

Errori. (20-018)
Da quando ho cominciato a nutrirmi con alimenti prevalentemente crudi, ho diminuito di molto l'assunzione di acqua. Mi giustificavo col fatto che il cibo che mangio (vegetali crudi) era costituito per il 90% di acqua, inutile quindi assumerne altra. Da circa due mesi ho però diminuito la verdura cruda alla sera, per non dovermi poi alzare molte volte di notte per orinare. Contemporaneamente però, ho continuato a bere poco, anzi ho perfino diminuito la poca acqua che bevevo. Non pareva che ne avessi bisogno.
È stato un errore.
Nell'ultimo mese infatti ha cominciato a farmi male il collo. Il dolore pareva refrattario a tutti i miei tentativi di ridurlo, sia erboristici che allopatici.
Finchè mi sono ricordato del libro di Batmanghelidj, Il tuo corpo implora acqua. Nel testo il medico iraniano sostiene che alcuni dolori che compaiono all'improvviso sono segnale di carenza d'acqua, un segno di sete locale dell'organismo. Il neurotrasmettitore che sovrintende (anche) alla distribuzione di acqua nell'organismo è l'istamina. In caso di carenza d'acqua l'istamina prodotta è maggiore della norma.
Un eccesso di istamina produce, tra l'altro, dolori cronici!

Per di più, c'entra la vecchiaia.
Infatti il raopporto fra acqua cellulare ed extracellulare passa da 1,1 a 20 anni, a 0,8 a 80 anni: con meno acqua nelle cellule, gli enzimi funzionano male e l'organismo va in sofferenza.
Con seguito di dolori e doloretti.


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
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16 febbraio 2020

Urologi (20-017)

Urologi. (20-017)
Recentemente ho fatto la visita annuale dall'urologo, per controllare lo stato della mia prostata. Da quando la prostata ha cominciato a ingrandirsi, 13 anni fa, sono stato visitato da 7-8 medici specialisti diversi. Sono in grado di fare confronti.
La maggior parte ha insistito perchè avviassi una terapia farmacologica a base di finasteride e tamsulosina, cosa che non ho mai fatto (ho provato in una sola occasione quest'ultima, con reazioni tipo mal di testa, nausea e astenia generale). Mi sono limitato ad assumere prodotti erboristici. Risutato: la prostata ha continuato a ingrandirsi ed è aumentato anche il Psa, sia pure restando sotto il livello di guardia.
L'ultimo specialista era un giovane specializzando, purtroppo pieno di sè (o forse insicuro). Ha insistito perchè facessi la terapia con farmaci, mi ha dipinto foschi scenari futuri, mi ha detto che i prodotti erboristici non servono a nulla e quindi potevo smetterli da subito, perchè non vi sono evidenze scientifiche che servano. Ha dato per scontato che con i farmaci la prostata sarebbe diminuita e allora si sarebbe potuto fare un intervento per ridurla chirurgicamente. Per la maggor parte del tempo ha battuto sulla tastiera del computer, per darmi la risposta della visita. Nessun rapporto umano, se non la sua scienza contro la mia resistenza.
Non gliene voglio. È giovane, imparerà che prima di tutto bisogna avere rispetto per i pazienti, perchè in ultima analisi il corpo è loro. Ma ciò che mi ha colpito è stata la sicurezza che i suoi farmaci avrebbero funzionato, la sicurezza nella sua scienza.
Alla fine mi ha chiesto che cosa farò. Gli ho risposto che avrei portato le sue considerazioni al geriatra che mi segue. Deluso per la mia scelta, si è rassegnato.

Non sono tutti così.
Quattro urologi fa, ho incontrato uno splendido specialista, gentile e rispettoso, conoscitore delle alternative erboristiche, che non metteva la sua scienza davanti alla mia libertà di scelta.
Penso che sia giunto il tempo di rivolgermi soltanto a lui per le visite successive, perchè continuare a farmi visitare da cani e porci è un'inutile perdita di tempo. Non conoscono il mio corpo, si limitano a dare consigli ricavati dai loro protocolli rigidi (mai uno che mi abbia spiegato l'origine della malattia).


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
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11 febbraio 2020

Che impegno! (20-016)

Che impegno! (20-016)
L'ultimo dei miei cani ha quasi 13 anni. Più o meno la mia età, espressa in anni umani. Da qualche mese ho notato che ha perso vivacità. Nelle ultime settimane, poi, ha preso come a brontolare, quando si muove rigirandosi nella cuccia o in poltrona. Un poco come succede a me, che, se faccio qualche movimento dopo un periodo di immobilità, mi scappa un ahi ahi per qualche doloretto che accompagna il movimento.
Il veterinario mi ha suggerito un paio di prodotti che supportano le articolazioni e sostengono l'attività cerebrale. Cioè due integratori.

Spesso sostengo che gli integratori (per gli umani) non servono: bastano gli alimenti giusti. A fronte di questa mia posizione ideologica non posso negare di assumere un paio di vitamine, un integratore per l'attività cerebrale e saltuariamente anche l'acido lipoico, per la protezione delle guaine nervose. Se a questi aggiungo un paio di farmaci erboristici per la mia prostata, e del ribes nigrum come antinfiammatorio in caso di dolori, è tutto un via vai quotidiano di pastiglie, gocce, granuli, opercoli!
Comincia a diventare faticoso e noioso. Un impegno.
Del resto se voglio mantenermi col tasso di efficienza attuale devo fare qualcosa perchè con l'età inevitabilmente si perde terreno.
Insomma qualche integratore me lo concedo. La mia compagna dice che non voglio morire. Forse ha ragione.
O forse, invece, non mi rassegno a perdere abilità.


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
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09 febbraio 2020

Dimenticanze (20-015)

Dimenticanze. (20-015) (09/02/20)
Ho trovato una frase folgorante a proposito della longevità nel libro La dieta delle zone blu di Dan Buettner. Le zone blu sono quei luoghi del mondo in cui la durata della vita è nettamente superiore alla media. Logico che suscitino l'interesse degli studiosi.
L'autore riferisce di un suo incontro con una cittadina greca di oltre cento anni. Nell'intervista il giornalista ha incalzato l'ultracentenaria per carpire il segreto della longevità sua e di quelli della zona blu di appartenenza. 
Al termine la signora greca ha esclamato:" Il fatto è che ci siamo dimenticati di morire!"

Che sia davvero questo il segreto per vivere a lungo?
Vivere senza curarsi che si muore?
Dimenticarsene?


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
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08 febbraio 2020

Fischiare (20-014)

Fischiare. (20-014)
Curioso decadimento fisico!
L'altra sera ero fuori col cane e a un certo punto ho dovuto chiamarlo. Ho provato a farlo col mio solito fischio, un pò particolare. Incredibile: ho provato più e più volte, non sono riuscito a fischiare! Evidentemente il tessuto delle guance e della bocca ha perso tono e non si adatta più al modo che uso per fischiare. Del resto qualche tempo fa (vedi 20-007 e -008) lamentavo di mordermi talvolta le labbra quando mangio: segno anche questo che i tessuti della faccia perdono colpi (a ciò ho posto rimedio masticando con più attenzione, più lentamente, più a lungo e diminuendo il volume dei bocconi: con successo).
La mattina del giorno dopo, incredulo di aver perduto la capacità di fischiare, ho riprovato: il fischio è uscito normalmente.
La tenuta dei tessuti evidentemente cambia fra mattina e sera. 
Di sera tutto il mio corpo è meno capace.

Ho provato anche un altro tipo di fischio, con una strana posizione della lingua, inventato quando ero un adolescente: niente da fare, nè di sera nè di mattina!


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
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