05 ottobre 2021
Allarme! L'Italia sta andando verso uno stato fascista morbido? (21-114)
Allarme! L'Italia sta andando verso uno stato fascista morbido? (21-114)
La faccenda della pandemia e delle vaccinazioni anticovid, in Italia, sta assumendo una deriva autoritaria, sulla quale qualcuno ha lanciato segnali d'allarme.
Sono nato nell'immediato dopoguerra, non ho conosciuto il fascismo, ma fin dagli anni '50 qualche mente illuminata ha informato noi giovani su che cosa fosse stata la dittatura: Calamandrei, Parri, Pertini eccetera. Dunque i confronti sono in grado di farli, con la situazione attuale.
Prima di tutto il prolungamento dello Stato di Emergenza per quasi due anni: il massimo ammesso dal nostro ordinamento.
In secondo luogo l'imposizione (di fatto) del tipo di cura da parte dello stato (vaccino), che ha annullato la libera scelta da parte dei cittadini (stato etico, si chiamerebbe lo stato che vuol entrare a dettar legge nella vita personale dei cittadini, tipico dei regimi totalitari).
E ancora: il minaccioso intervento di istituzioni varie contro le opinioni contrarie.
Opinioni, lo ribadisco e non azioni (vedi l'infermiera veneta che si era soltanto espressa contro il vaccino o le dichiarazioni di una commissaria di Ps romana o ancora le minacce di radiazione degli Ordini professionali verso quei sanitari che non sono d'accordo).
Ma ancor più grave è l'allineamento senza eccezioni di tutta la stampa e televisione verso il pensiero unico delle vaccinazioni di massa, considerate l'unica salvezza, che bolla qualunque opinione contraria come frutto di "terrapiattismo". (Ma ci pensate che la soluzione proposta prevede la vaccinazione ogni anno di sette miliardi e mezzo di individui?)
Se a ciò si aggiunge il fatto che a guidare il governo sia un economista (dunque già di per sè esponente del pensiero unico economico liberista), il quadro è completo.
La deriva autoritaria si può leggere anche osservando la timidezza delle opinioni contrarie (vedi Tomaso Montanari, il Manifesto eccetera) evidentemente intimidite dall'aria che tira, o anche notando il senso di impotenza di pensatori forti come Massimo Cacciari a fronte del massiccio fuoco di sbarramento di idee contarie attuato dagli opinionisti (scientifici e politici).
Ancora una volta è proprio la lunghezza della vita vissuta che permette di gettare lo sguardo sopra il livello dell'acqua e non starne completamente immersi (e dunque senza una visione generale).
È compito degli anziani segnalare ciò ai più giovani.
Se no, che ci stiamo a fare noi vecchi in questa società?
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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