25 settembre 2021
L'idea di noi* (21-109)
L'idea di noi.* (21-109)
L'idea che abbiamo di noi stessi spesso non corrisponde a quanto gli altri pensano.
Non concorda neppure l'immagine esteriore: figurarsi il nostro intimo. L'dea di noi stessi è così radicata nella nostra testa, che rifiutiamo categoricamente ogni altra visione. Così fino alla morte: ci sarà sempre una separazione fra il nostro giudizio e quello degli altri. Il risultato è che noi di noi stessi non abbiamo la visione che hanno gli altri, che forse è quella che si definisce reale (soprattutto se gli altri conordano).
A sgretolare un poco per volta questo pensiero ci pensano i nipoti, quando raggiungiamo la vecchiaia.
Ricordo ancora due visioni lapidarie che espresse su di me il mio nipote maggiore, già da molto piccolo. Interrogato su che cosa facesse il nonno, rispose: "Dorme e prende medicine bio." E ancora: "Il nonno è un bambinone."
Di fronte alle affermazioni dei bambini è difficile opporsi e trovare giustificazioni e correttivi, per il loro grado di ingenuità, semplicità, capacità di sintesi. Più facile è contrastare il pensiero di chi ci vive accanto, attribuendo a pregiudizio la difformità col nostro.
La mia compagna spesso dice che me ne sto sempre per conto mio, che non dialogo, non sono presente alla relazione. Dice ancora che sono sordo, dormo molto, che sono pigro e poco incline a lavorare.
Io rifiuto tutto. Eppure ...
Eppure non posso credere che ciò sia falso, perchè lei è persona indipendente nei giudizi. Ma tant'è: le sue affermazioni mi scivolano via.
Ultimamente, a causa della morte di una collega di lavoro, ho riflettuto sulla mia vita, confrontandola con quella della defunta e ho percepito per la prima volta quanto fossero diverse, nonostante l'idea contraria che ho avuto fino ad oggi (vedi 21-093 e 21-104).
Ecco allora il vantaggio di una vita lunga: accorgersi di quello che si è veramente, lacerare il velo del nostro pregiudizio su noi stessi, prendere coscienza della realtà nostra.
Vivere a lungo permette questo passo di comprensione.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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