13 maggio 2021

Farmaci per anziani (21-053)

Farmaci per anziani. (21-053) Circa un mese fa ho cominciato ad assumere un farmaco antidepressivo. Ad un dosaggio minimo non mi ha dato alcun effetto negativo (vedi 21-047). Quando però, dopo una settimana, ho raddoppiato la dose, sono cominciati gli effetti negativi: nausea, mal di stomaco, soprattutto una forte spossatezza e male ai muscoli degli arti. Ho resistito due settimane e poi ho assunto una dose intermedia fra la prima e la seconda. Così per un'altra settimana. Gli effetti collaterali non sono cessati e allora ho smesso. Subito sono stato meglio (dio, come si sta bene quando si sta bene!). In effetti, nelle indicazioni sul farmaco del foglietto illustrativo, ho letto che è sconsigliato agli anziani. Ciononostante, nelle indicazioni di posologia è scritto che non se ne dovrebbe dare più della dose minima a chi è nella terza età. Misteri dei farmaci: se è sconsigliato, perchè poi se ne prescrive una dose? Evidentemente si tratta di un farmaco molto prescritto agli anziani. A una dose minima, con la quale il miglioramento del paziente è vago e soggettivo. Però si continua a prescriverlo! Sembra quasi che l'assunzione di farmaci fra gli anziani sia un dovere. Del resto gli effetti collaterali nei vecchi si mescolano con altri malesseri o si possono facilmente attribuire alla vecchiaia. Il corpo di un anziano, invece, è più fragile di quello che si ha in giovinezza e nella mezza età. Pertanto si dovrebbe essere molto più cauti coi farmaci nell'età senile, perchè i danni potrebbero essere maggiori. Succede il contrario. (Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)

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