31 maggio 2021
Descrizioni (21-063)
Descrizioni. (21-063)
Ho trovato una magnifica descrizione di una vecchia, nell'ultimo capitolo del racconto lungo "La garibaldina" (1950) di Elio Vittorini. La trascrivo sotto.
"Circondata dai mietitori che continuavano a cantilenare e dondolarsi, la signora cavalcò in direzione della piazza. Era una vecchia signora decisamente tale, infagottata in panni da uomo, con in testa un piccolo cappello dal lungo velo, con le grosse guance flosce, con una nera stanchezza intorno agli occhi, e spettinata, trascurata anche se coperta di monili, ma meravigliosa proprio per questo che accettava di essere e non cercava in alcun modo di non essere, vecchia, al di là da ogni cosa che si possa avere quando si è giovani, e tuttavia non al di là di ogni cosa della vita. Chiamo il suo Don Carlos [il cane], gli fischiò, e si girava a guardare dove fosse finchè lo vide col bersagliere che seguiva il corteo da poco più indietro.
'Ehi Fortunato' gridò al bersagliere.
Egli aveva gli occhi che splendevano. La stava vedendo, nel suo velo grigio, non diversamente suggestiva di una fanciulla. E proprio per la sua vecchiaia, non per un residuo di gioventù.
Era vecchia, alla luce del giorno, assai più di quanto il bersagliere avesse potuto credere nella notte [...]. Ma viva, della sua vecchiaia, allo stesso modo che una fanciulla può esserlo mentre, per esempio, vada a nozze."
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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