11 aprile 2021
Svolte (21-041)
Svolte.* (21-041)
Sono ormai dieci anni da che sono formalmente entrato nella vecchiaia. Ho sperimentato una graduale perdita di abilità sia fisiche che psichiche. Anzi, ho anche sottolineato che la gradualità nelle diminuzioni sia una positiva modalità dell'esistenza, per non deprimere troppo gli anziani, a causa dei cambiamenti peggiorativi dovuti all'aumento degli anni.
Ma in questi mesi sto facendo esperienza di cambiamenti più repentini e più numerosi.
In peggio.
Di alcuni ho già scritto (vedi 21-025, -030, -036, -038, -040).
Ora descriverò quello che mi preoccupa di più, che riguarda l'intelletto e la psiche. Ed è legato alla memoria.
È da tempo che la mia memoria mostra delle lacune, ma finora sono state saltuarie e hanno riguardato aspetti secondari, come una parola che non viene subito in mente, oppure il ricordo di cose appena fatte, che svanisce di colpo.
Ora ho scoperto che incide sulla capacità di argomentare, durante una discussione, in famiglia soprattutto. Mi capita di dimenticare le argomentazioni che mi sono appena state fatte e quindi di poter ribattere in maniera puntuale. Oppure mi capita di perdere il filo del discorso, dimenticare cioè i punti che volevo sviluppare. Oppure di non saper come ribattere a una o più osservazioni, che talvolta letteralmente non comprendo. O, ancora, di comprenderle, ma di non sapere che pesci pigliare, cioè di non saper trovare soluzioni soddisfacenti a problemi di relazione, soprattutto familiare.
Se a tutto ciò aggiungo perdite di entusiasmo, pigrizia, fastidio sempre maggiore per le cose che siano un poco complesse (e che quindi fatico a comprendere, al di là della motivazione nobile di cercare le cose semplici), il quadro che ne esce non mi tranquillizza.
In queste settimane ho scoperto di essere anche depresso (poco, molto?).
Sono proprio in un punto cruciale della mia vecchiaia.
Un punto di svolta.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento