08 aprile 2021
Malattie (21-040)
Malattie. (21-040)
Qualche giorno fa ho tenuto la terza lezione a distanza di un corso che gestisco da quasi vent'anni (per adulti).
A parte la frustrazione di non sapere se gli allievi abbiano compreso il contenuto della lezione, sono stato scontento per la mia performance.
Forse non mi ero preparato a dovere, forse non ho gestito al meglio la massa dei concetti che volevo trasmettere, forse l'ora serale della lezione ha inciso sulla mia lucidità: fatto sta che al termine mi sono fatto la domanda se abbia ancora desiderio di tenere quel corso. Mi sta venendo a mancare l'entusiasmo.
Negli ultimi mesi sono stati varie le situazioni nelle quali ho verificato la caduta del mio interesse: per le camminate in montagna, per conferenze e lezioni, per la scrittura di libri.
Il denominatore comune è stata l'insofferenza per la complessità delle situazioni e per le fatiche sempre maggiori che ho sperimentato. E il diminuito piacere che ne traggo.
Leggo tutto ciò come frutto della vecchiaia.
Ma potrebbe esserci un'altra ragione.
Potrei essere depresso. Malattia vera e propria, scarsamente riconosciuta da chi ne è affetto.
È anche vero però che la depressione colpisce frequentemente gli anziani, tornando così alla vecchiaia come condizione che più facilmente la produce.
Andrò da uno psichiatra.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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