22 aprile 2021
L'ultima perdita (21-045)
L'ultima perdita. (21-045)
Ho partecipato alle esequie della mia vecchia zia morta a 97 anni (vedi 21-044).
Eravamo solo in quattro e si è trattato soltanto del trasporto della salma dal luogo della morte al cimitero. Nessuna cerimonia, nè commemorazione: così ha voluto suo figlio, mio cugino.
Arrivati all'obitorio per la chiusura del feretro, sono entrato soltanto io a vedere la salma. Mio cugino, sua moglie e la figlia hanno preferito restare fuori e non vederla. Preferivano ricordarla da viva, piuttosto che ricordarla come cadavere.
Ebbene, non l'ho riconosciuta!
La morte aveva trasformato la sua fisionomia, anche perchè le avevano applicato una fascia sulla testa, probabilmente per tenere chiusa la bocca. Sembrava letteralmente un'altro volto, non c'era nulla di ciò che conoscevo, tanto da pensare a uno scambio di cadavere!
Non sempre, ma in qualche caso la morte fa perdere i connotati che si hanno avuti in vita.
Un'ultima perdita, fra le tante che distinguono la vecchiaia.
(Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com)
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