25 luglio 2020

Una domanda (20-084)

Una domanda. (20-084)
Concludevo la pagina di ieri con la domanda: perchè i grandi vecchi non cercano alleanze, aggregazioni, conforto in altri anziani della loro età?
Avrei varie risposte.
Per prima cosa con l'età avanzata aumenta l'isolamento per via della difficoltà di spostamento, di organizzazione, di iniziativa.
In secondo luogo diminuisce la loro capacità di comunicazione, sia verbale che fisica; diminuisce la capacità di esprimersi, di elaborare concetti, interrogativi, di porsi obbiettivi.
Infine diminuisce l'interesse per discutere di temi inerenti la vecchiaia e la morte.
Sembra che tutto concorra a rinchiudere i vecchi in loro stessi, a far sì che l'ultima vecchiaia diventi un affare privato, anzi privatissimo.

È vero che esisterebbero luoghi di aggregazione, le cosiddette case di riposo.
Ma anche in queste non avviene nulla.
La loro struttura si limita a far trascorrere il tempo ai suoi ospiti, senza toccare minimamente problemi esistenziali di fondo, delegando a ciò preti e religione.
Sembra però che gli ospiti non esprimano bisogni in tal senso.
Insomma alla fine i vecchi sono realmente soli.
Di fronte a vecchiaia estrema e morte.




(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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