Una
domanda. (20-084)
Concludevo
la pagina di ieri con la domanda: perchè i grandi vecchi non cercano
alleanze, aggregazioni, conforto in altri anziani della loro età?
Avrei
varie risposte.
Per
prima cosa con l'età avanzata aumenta l'isolamento per via della
difficoltà di spostamento, di organizzazione, di iniziativa.
In
secondo luogo diminuisce la loro capacità di comunicazione, sia
verbale che fisica; diminuisce la capacità di esprimersi, di
elaborare concetti, interrogativi, di porsi obbiettivi.
Infine
diminuisce l'interesse per discutere di temi inerenti la vecchiaia e
la morte.
Sembra
che tutto concorra a rinchiudere i vecchi in loro stessi, a far sì
che l'ultima vecchiaia diventi un affare privato, anzi privatissimo.
È
vero che esisterebbero luoghi di aggregazione, le cosiddette case di
riposo.
Ma
anche in queste non avviene nulla.
La
loro struttura si limita a far trascorrere il tempo ai suoi ospiti,
senza toccare minimamente problemi esistenziali di fondo, delegando a
ciò preti e religione.
Sembra
però che gli ospiti non esprimano bisogni in tal senso.
Insomma
alla fine i vecchi sono realmente soli.
Di
fronte a vecchiaia estrema e morte.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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