Recrudescenza
del corona virus e conseguenze. (20-082)
Avrebbe
dovuto scomparire con l'estate. E invece i contagi aumentano. Non si
vedono più le lunghe file di bare portate alla cremazione, ma la
malattia continua a persistere.
All'inizio
di questa pandemia, subito dopo la chiusura di tutte le attività e
il confinamento della popolazione a casa, mi chiedevo se sarebbe
cambiato qualcosa nella società.
Ora
dopo la riconquistata libertà osservo che qualcosa è cambiato.
Non
ho visto nella gente il ritorno gioioso alla frenesia di vita di
prima della chiusura.
Anzi.
Le
persone sono ancora guardinghe, continuano a fare meno acquisti, a
muoversi di meno.
È evidente.
Il bello è che invece la politica
spinge per un aumento dei consumi: perchè così il pil cresce e
stiamo tutti meglio. Ma la malattia sembra vigilare su questa
smania di taluni di produrre a più non posso. E tiene a freno
l'economia. Con gran vantaggio della salute e dell'ambiente. L'ambiente non è qualcosa di diverso da noi, un'entità astratta
che ha vita propria.
L'ambiente
siamo noi.
Se
sta male lui, stiamo male noi.
Si
dirà: ma se l'economia non gira la gente non lavora e si va verso la
povertà. È vero, ma solo se si ragiona all'interno di un pensiero
liberista, che comunque non può mantenersi soltanto producendo
sempre di più. Questo principio non è sostenibile. Bisogna rivedere
l'organizzazione della società. Accettare che in futuro saremo più
poveri di beni materiali. E per compensare la perdita di posti di
lavoro di industrie che producono beni superflui, bisogna
redistribuire la ricchezza, proprio quella accumulata da pochi.
Discorsi
estremi? Mica tanto.
Bisogna cominciare a farli, se si vuole la
sopravvivenza del genere umano. Così come bisogna cominciare a
pensare a come risarcire almeno l'Africa e gli africani per quanto il
mondo occidentale ha rubato in quel continente col colonialismo, la
schiavitù e l'imperialismo.
Bisogna
diventar vecchi per aprire gli occhi.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi dei due mesi precedenti. Dal 2019 scrivo soltanto una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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