19 maggio 2020

Vecchi (20-052)

Vecchi. (20-052)
Alla cassa del supermercato, in quest'epoca di corona virus. Tutti bardati con mascherina e guanti. Davanti a me un anziano, in là con gli anni, ma autonomo.
Ripone i suoi acquisti sulla corsia della cassa ed estrae dalla borsa con rotelle una borsa minore da surgelati e poi cerca e ricerca: sembra non trovare qualcosa. Una seconda borsa. Si guarda in giro sconsolato e mormora: "Ho perso l'altra borsa". Lo dice anche alla cassiera e poi a noi della coda. È contrariato, avvilito, per aver perso la padronanza dei suoi atti. Finita la scansione dei suoi acquisti estrae il portafoglio. Poi lo rimette nella tasca del giubbetto. Poi lo estrae di nuovo e lo mette in quella dei pantaloni: è in palese confusione. Lo estrae ancora e cerca di prendere il denaro. Ma i guanti gli rendono insensibili le dita: si toglie i guanti e lo fa a mani nude, finalmente con abilità sufficiente. La cassiera lo blocca. "Deve mettere i guanti" lo rimprovera. Lui si giustifica, ma la cassiera gli dice bruscamente che senza guanti si deve disinfettare le mani. Cosa che fa subito. 
Paga, e soggiunge: "Ho ottantasei anni" quasi a giustificarsi.

Non sono stato in grado di aiutarlo o solidarizzare con lui. Ma ho compreso benissimo le sue difficoltà: sono anche le mie, che pure ho dieci anni di meno.
Queste incertezze, confusioni, incapacità improvvise, smarrimenti sono proprie degli anziani di tutte le età, specialmente in condizioni di stress.
Rare nei primi anni di vecchiaia. Poi sempre più frequenti.
Le altre età non possono capire. Non l'hanno ancora provato.
Lo proveranno.


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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