Avverbi.
(20-051)
Il
primo è 'ancora'.
Lo
abbino alla vecchiaia, perchè mi capita spesso di usarlo, anche se
in contesti differenti. Per esempio quando rifletto su ciò che posso
ancora fare.
Posso
ancora camminare in montagna, anche se le modalità sono
diverse rispetto a dieci anni fa. Posso ancora andare in
bicicletta. Sono ancora autonomo nella maggior parte delle
azioni della mia vita. E così via.
Ma
lo uso anche quando un tipico evento della vecchiaia si ripete più
volte dopo la prima.
Quando
mi offrono ancora il posto in tram. Quando non mi chiedono più
la carta d'identità per dimostrare che ho settant'anni. Quando la
prostata ancora continua a darmi problemi.
Naturalmente
vi è anche il suo contrario: 'non più'.
Per
esempio quando ho deciso di non festeggiare più il compleanno. O di
non sobbarcarmi più la fatica di un trasloco, andando in soccorso di
parenti o amici.
O
anche di non praticare più la corsa, come attività motoria.
Vecchiaia?
Questione
di avverbi!
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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