25 aprile 2020

Offendersi (20-045)

Offendersi. (20-045) (25/04/20)
Sono sempre stato una persona suscettibile.
Sono eccessivamente sensibile verso giudizi più o meno critici nei miei confronti.
Ricordo che quando entrai in maggior familiarità con la figlia della mia compagna, lei mi chiese, osservando le molteplici critiche che mi faceva sua madre:
"Ma tu non ti offendi mai?"
Al che replicai: "Io mi offendo sempre!"
Sono passati ormai quasi trent'anni da quello scambio di battute. Mi accorgo che la situazione è cambiata. La mia sensibilità si è molto attenuata. Non percepisco più le critiche come una lesione al mio essere più profondo. Quanto di negativo viene detto da altri sul mio conto, mi scivola via.
Non sono solo i tanti anni passati, le tante offese (supposte) ricevute. È che ormai ho quasi 75 anni. La vecchiaia porta con sè anche la relativizzazione di quanto succede nella vita.
Da vecchio, non mi offendo più.



(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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