Certezze
assurde. (20-001)
Qualche
tempo fa ho scritto della mia certezza di non venir colpito da
malattie gravi (come a esempio lo Alzheimer, vedi 19-143).
Riflettendo
su ciò ho scoperto che le mie sicurezze non si limitano a questo.
Per
esempio ho la certezza di vivere a lungo.
Sono
anche sicuro che mi accorgerò quando starò per morire.
Ancora:
sono certo che la vita non finisce con la morte, qualcosa di noi
continua a vivere.
Certezze
assurde, perchè sono proprio i temi più incerti della vita di un
essere umano.
La
coscienza di essere privo di dubbi su tali questioni mi è venuta
ascoltando l'intervista a una famosa cantautrice del mio Paese.
Parlando della sua ispirazione artistica, sosteneva che non poteva
dire in che condizioni essa si esprimeva. Si trattava di una
ispirazione improvvisa e priva di addentellati con i momenti
precedenti.
Come se l'autrice fosse in possesso di un sistema
conoscitivo diverso da quello normale razionale.
Allo stesso modo si
esprimeva a proposito del dopo morte. Pur non essendo religiosa,
credeva in una continuazione della vita dopo la morte.
Certezze
assurde, dicevo.
Certo
che se la morte avverrà in altro modo, per me sarà una grossa
sorpresa!
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una
sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi
annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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