09 gennaio 2020

Certezze assurde (20-001)

Certezze assurde. (20-001)
Qualche tempo fa ho scritto della mia certezza di non venir colpito da malattie gravi (come a esempio lo Alzheimer, vedi 19-143).
Riflettendo su ciò ho scoperto che le mie sicurezze non si limitano a questo.
Per esempio ho la certezza di vivere a lungo.
Sono anche sicuro che mi accorgerò quando starò per morire.
Ancora: sono certo che la vita non finisce con la morte, qualcosa di noi continua a vivere.
Certezze assurde, perchè sono proprio i temi più incerti della vita di un essere umano.


La coscienza di essere privo di dubbi su tali questioni mi è venuta ascoltando l'intervista a una famosa cantautrice del mio Paese. Parlando della sua ispirazione artistica, sosteneva che non poteva dire in che condizioni essa si esprimeva. Si trattava di una ispirazione improvvisa e priva di addentellati con i momenti precedenti. 
Come se l'autrice fosse in possesso di un sistema conoscitivo diverso da quello normale razionale. 
Allo stesso modo si esprimeva a proposito del dopo morte. Pur non essendo religiosa, credeva in una continuazione della vita dopo la morte.


Certezze assurde, dicevo.
Certo che se la morte avverrà in altro modo, per me sarà una grossa sorpresa!


(Indici dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41. Dal 2016 al 2019, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del bimestre appena concluso. Dal 2019 scrivo una sintesi annuale il 31 dicembre.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )

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