La
vista cala. (19-147)
Enzo
Bianchi, nel libro che ho citato più volte (a partire da pagina
19-142), fra le diminuzioni della vecchiaia, mette anche la perdita della capacità visiva. Anzi: la
diminuzione della percezione dell'intensità luminosa
Mi
ritengo fortunato, perchè non ho questo problema.
In
una recente visita oculistica mi è stato diagnosticato un inizio di
cataratta, ma proprio un inizio, tanto che devo fare
una visita di controllo soltanto fra un anno.
È
vero che in casa ho cominciato ad alzare la luminosità delle
lampadine dei vari punti luce; è vero che non vedo bene le scritte
minute che compaiono sul televisore durante le trasmissioni. Ma,
insomma, la situazione mi pare un buon compromesso fra l'aumento
degli anni e la diminuzione delle capacità.
Fino
a ieri.
Ero
in cucina, dove campeggia una lampada da 1600 lumen che illumina
perfettamente ogni cosa. Era tardo pomeriggio, quasi all'imbrunire;
decido di andare in bagno, che si trova lungo un corridoio senza
finestre. Non accendo alcuna luce, perchè nella stanza da letto c'è
la nipotina piccola che sta dormendo e non voglio svegliarla con la
luce: tanto il percorso lo conosco a memoria e un pò di luce c'è.
Entro
dunque in corridoio e ... sbatto contro la porta chiusa del
corridoio!
Rumore
forte, dolore acuto, con tanto di escoriazione al naso, ghiaccio
subito e alcuni minuti di intontimento: non ho visto la porta chiusa!
Posso
sempre incolpare il passaggio da un luogo illuminato a uno in
penombra, oppure un momento di distrazione, oppure la certezza che la
porta fosse aperta.
Tutte
scuse.
La
verità è che non ho visto la porta serrata.
Mi
sa che Bianchi abbia ragione.
(Indici
dei primi anni a pag. 107 e pag. 442. Sintesi del 2012 a pag 14-41.
Dal 2016, nell'ultimo giorno di un bimestre, compare una sintesi del
bimestre appena concluso.
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
Per comunicazioni private: holgar.pd@gmail.com )
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